Dopo aver letto questo passaggio, immagino che anche a fronte di quello che riceverá o ha giá ricevuto come donazioni, nulla ti puó ridare la tranquillitá di non aver assistito a certe scene.
Uno dei tanti problemi del sistema carcerario statunitense, seguii dei casi esemplari in passato tramite una associazione e devo dire che ci sono numeri raccapriccianti. Alla fine spunta che circa un 7% dei condannati a morte sono innocenti e sono già stati uccisi o peggio hanno passato 30 anni in isolamento.
Spesso non viene concessa la revisione processuale perchè con i test innovativi sul dna verrebbe fuori che molti sono innocenti ed i costi di ristoro sarebbero altissimi, allora meglio fare una revisione farlocca e condannarlo ad un life without parole (alla "stai buono o ti facciamo una execution"). In questi giorni in texas tengono botta i casi di Richard Glossip e di Ruben Gutierrez; il primo condannato a morte senza evidenti prove ma su una testimonianza giurata di un ex eroinomane che dice di aver ucciso una persona su commissione di glossip, così glossip ha preso la death sentence e l'eroinomane una condanna a vita. Il secondo, Gutierrez, dopo 25 anni di isolamento nella death row del polunsky unit è riuscito ad ottenere una revisione del processo (a 20 minuti dall'esecuzione) e hanno constatato di non trovare il suo dna nella scena del crimine. Abbastanza angoscianti come storie. Incredibile che in america si possa essere condannati senza prove perchè uno fa una dichiarazione giurando sulla bibbia...
E come questi di storture ce ne sono un sacco, altro che "oltre ogni ragionevole dubbio" come dice il giudice durante la sentenza.
Si può essere d'accordo o meno con la pena capitale o la condanna a vita (che in se è una pena capitale), però deve esserci una certezza inscalfibile.