Ragazzi ma dove eravate nel 2017?

A parte che parliamo di fantascienza ma in ogni caso la maggioranza dei nodi potrebbe sempre attivare un UASF con cui respingere i blocchi del miner malevolo (con più del 50%) modificando le regole del consenso.
Nel protocollo bitcoin i nodi seguono la catena più lunga, ma a condizione che sia valida.
Se il miner insistesse, si avrebbe un chain split e il miner si troverebbe sì su una catena più lunga peccato che sarebbe un altcoin tipo bitcoin cash
In ogni caso a nessuno converrebbe mai arrivare a tanto, ma proprio a nessuno per cui stiamo parlando di asini che volano.
Bitcoin non è solo codice e hashpower, ma soprattutto un sistema sociale e politico.
La storia dimostra che la forza bruta da sola conta molto poco nel definire "cosa è bitcoin".
Ragioniamoci assieme. Non mi sembra esattamente la stessa situazione di uno scisma annunciato come per esempio bitcoin cash. Qui si tratta di un'operazion segreta che si svela improvvisamente.
Gli Stati Uniti (o la Cina o altro mega soggetto) sta minando segretamente un chain di blocchi vuoti parallela da 3 mesi. Tale chain è più lunga di quella pubblica che è la "vera e propria" chain di bitcoin.
Gli Stati Uniti decidono dopo tre mesi di propagare ai nodi di bitcoin la chain segreta più lunga, i full node di tutto il mondo iniziano a fare reorg a partire da tre mesi fa.
Le persone che gestiscono i full node,
che tempi di reazione hanno ? Quanto ci mettono ad accorgersi che il full node sta automaticamente facendo
dei danni e che occorre far girare una versione modificata del full node stesso per rifiutare, con una nuova regola di consenso*, i blocchi che arrivano da tale miner malevolo?
Ci sono meccanismi già pronti istantanei che non conosco che riducono questo transitorio dovuto ai tempi di reazione umani dell'accorgersi del problema e dell'accordarsi sulla pezza?
*parentesi, basta un UASF o serve un hard fork?
Per le mie limitate conoscenze "da 2017

" mi viene da pensare che prima che ci si accorga della situazione, si metta in campo la modifica (condivisa tra la maggioranza dei nodi benevoli) al software per fare un fork che escluda i blocchi, fino a nuovo cambio del consenso di fatto validi, del miner malevolo, passa un certo periodo di tempo.
Sicuramente a tendere il problema rientrerà ma tale periodo di tempo di disservizio è una cosa che sfiducia la rete bitcoin -> obiettito dell'attaccante raggiunto.