Post
Topic
Board Guide (Italiano)
Re: [REPORT] Carte prepagate polacche anonime (30/10/2014)
by
jack0m
on 25/11/2014, 12:30:58 UTC
Il problema , quando si comprano questi prodotti, è che difficilmente puoi lamentarti.
Se sono anonime che fai ? Mica puoi fare una denuncia o simili

certo che li denuncio quegli infami se pensano di f*ttersi il mio credito! Che siano anonime non significa una mazza: sono emesse da una normalissima banca, la quale è soggetta come qualsiasi altra a leggi e regolamentazione in materia di credito.

Il possessore ha il diritto di rivalersi nei confronti della banca in caso di violazione dei TOS, chiunque esso sia, e non devo dimostrare di essere titolare della carta (visto che non c'è un titolare), ma posso dimostrare di averla acquistata, avendo ancora la ricevuta originale di Bitcurex

spenderai piu in avvocati che altro


manco per le palle, anche in Polonia (che è un paese dell'UE, non un luogo ai confini del mondo e della legalità) esiste l'Ombudsman a cui sporgere gratuitamente ricorso. Se mi costringeranno a fare ricorso, ovviamente non mi limiterò a richiedere indietro il mio credito, ma chiederò di essere risarcito di tutte eventuali le spese e dei danni derivanti dal mancato utilizzo della carta per arbitraria decisione della banca, in violazione dei TOS


Spero possa esservi di aiuto, dopo aver fatto un casino della miseria ed aver scritto a mezzo mondo, compreso l'organo di controllo delle banche EU (EBA) mi hanno risposto dalla Mbank dicendomi in sintesi che i cazzari sono i signori della podex che vendono le carte in quanto a loro di vendere quella carta specifica fuori dalla Polonia non gliene frega un kaiser

cosa scrive Mbank

---------------------------------------------------------------------------------------

Dear Sir,

thank you for your mail.

In reference to your message I inform that Bearer prepaid cards issued as an
electronic money instrument are offered by mBank S.A. in the Polish market only.
mBank S.A. has never offered nor intended to offer such cards outside Poland.
Also mBank did not gave any permission to sell those cards abroad.
Notwithstanding this, mBank is doing its best to develop a process dedicated to
Cardholders staying abroad in order to handle complaints filed by users from outside
Poland.

Z poważaniem
Adam Gruszczyński
Biuro Obsługi Klientów

www.mBank.pl

------------------------------------------------------------------------------------------

A questo punto i danni (se è vero quello che è dice Mbank) deve risarcirli Podex per le promesse false che fa sul suo sito.
Si chiama pubblicità ingannevole e la Polonia è in UE.

Il fatto è questo: ammesso che si proceda legalmente il processo dove lo faranno? Andate in Polonia? :-)

Mbank non si fotte nessun credito, semplicemente dice "vieni in Polonia e ti sblocco la carta"


Se siete tanti ad avere questo problema propongo di fare una azione di massa.
Io sono stato fortunato in quanto viaggio parecchio ed i soldi anche se la carta è bloccata non so per quale recondita ragione ma si possono usare per pagare i pedaggi autostradali, quindi in qualche mese consumerò il denaro presente sulla mia merdosa carta, ma mi rendo conto delle problematiche e delle sofferenze che incontrano gli altri utilizzatori...

Questo lo scrive Podex dopo che ho girato ad essi la email di Mbank, la stessa che ho postato qui sopra



------------------------------------------------------------------------------------------

Hello Cxxxxxx,
Unfortunately I am not the card holder and pretending I was would be breaking the
law, therefore I could not do it.
We’ve contacted mBank again and since that brought no solutions and since we find
their actions unacceptable we’ve decided to file an official complaint with
government institutions in Poland.
We recommend you doing the same:

http://www.uokik.gov.pl/home.php
http://www.knf.gov.pl/en/index.html


Best regards,
Joanna
Podex office staff

www.podex.info | www.second-card.com

------------------------------------------------------------------------------------------


Traete le vostre conclusioni :-)

Secondo la mia personale ed umilissima opinione, Podex Exchange non può ordinare a Mbank come e dove emettere le carte e che policy adottare riguardo ad esse.
E siccome Mbank non ruba il denaro, ma semplicemente dice "dimostrami la tua identità e ti sblocco la carta" non sta commettendo nulla di illegale.

Forse si potrebbe fare casino sul fatto che debbano sbloccare la carta anche semplicemente dietro la presentazione da parte di un avvocato/notaio/pubblico ufficiale di una documentazione legale la quale certifichi l'identità del proprietario della carta.

Richiesta che al sottoscritto è stata respinta...



Mi pare che qui si stiano mischiando cose che non c'entrano nulla l'una con l'altra. Vediamo di ricapitolare: prima di tutto la mia carta è stata emessa da Bank Zachodni WBK S.A., non da Mbank. Secondo, ho acquistato la carta nel gennaio 2013 dal sito di Bitcurex (che, per chi non lo sapesse, è un exchange con sede in Polonia). Ciò che rendeva particolarmente interessante quella carta (aka BCC) era appunto la possibilità di utilizzarla in modo completamente anonimo (nessuna registrazione necessaria, tanto meno richieste di documenti) ricaricandola dall'account Bitcurex (quindi riconvertendo bitcoin in credito in € sulla prepagata).

La carta mi è arrivata a casa in una busta con un foglietto allegato, riportante le condizioni molto dettagliate (ben 102 punti!) applicate dalla stessa banca WBK. Il foglietto era scritto in inglese, il che confermava tra l'altro che la banca fosse pienamente consapevole che la carta era rivolta ad una clientela internazionale. Nessuno di questi 102 punti prevedeva limiti o divieti di utilizzo in relazione a servizi di virtual currency di qualsiasi genere (il che tra l'altro sarebbe stato totalmente in contraddizione col fatto che Bitcurex era legalmente autorizzata a ridistribuire la carta con il proprio brand, in base ad un accorto siglato con la stessa banca).

Ora, i pedaggi autostradali in questo caso non c'entrano niente, mentre a quanto pare dalla metà di quest'anno la banca ha deciso di rimangiarsi l'accordo con Bitcurex e abbracciare la crociata anti-bitcoin, bannando l'utilizzo delle carte in relazione a criptovalute. Il piccolo particolare che sembrano trascurare è che questo può riguardare al massimo le nuove carte, emesse successivamente all'introduzione delle nuove policy, ma non può certo applicarsi retroattivamente a quelle già in circolazione, per le quali rimangono validi i termini regolarmente sottoscritti da entrambe le parti (banca e possessore della carta).
Sulla base di ciò, il mio acquisto ed utilizzo della carta ricaricandola dal conto Bitcurex era ed è perfettamente legale e in linea con i TOS sottoscritti al momento dell'acquisto, per cui WBK non mi deve ca*are il ca##o (se mi consentite il francesismo) se la uso fino alla fine come consentito dalle condizioni contrattuali.
Se continueranno a bloccarmi in maniera del tutto illegittima l'accesso al mio credito, saranno quindi passibili di inadempienza contrattuale e appropriazione indebita, e se sarà necessario arrivare alle vie legali, possono star sicuri che alla banca verrà imputato un congruo risarcimento per tutti i danni e le spese (legali e non) a cui dovrò andare incontro per riavere ciò che mi spetta.