In Italia recentemente si ha notizia che il BITCOIN è stato riconosciuto, o quanto meno equiparato, a valuta estera e si è potuto inserire in una trascrizione notarile per la compravendita di alcuni immobili.
Dopo interpello all'Agenzia delle Entrate da parte della società che vendeva.
Ne consegue che si potrebbe considerare il BITCOIN, in Italia, come valuta estera.
Interessante: hai per caso un link al punto che ho evidenziato in rosso? mi piacerebbe leggere per approfondire.....
Grazie
Notizia:
https://www.wired.it/economia/finanza/2017/04/05/prima-casa-bitcoin/Parere ufficiale Agenzia Entrate sede centrale:
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/52bf008f-fab5-46f6-9d64-f334f1f3119a/RISOLUZIONE+N.+72+DEL+02+SETTEMBRE+2016E.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=52bf008f-fab5-46f6-9d64-f334f1f3119aDirei quindi che, almeno in Italia, il quadro è chiaro, il BITCOIN ( per estensione le alte criptovalute con medesima tecnologia ) si comporta fiscalmente come un'altra qualsiasi valuta estera tradizionale.
EDIT:PERTANTO SUGGERISCO di leggere anche:
http://www.dirittobancario.it/approfondimenti/fiscalita-finanziaria/il-regime-fiscale-delle-operazioni-valuta-e-delle-differenze-di-cambioIl problema di tassazione si ha al momento del prelievo... considerando che c'è una soglia no tax;
~ 51.000 ( nell'articolo la cifra esatta ) detenuti per più di 7 giorni.
Se ne deduce che:
Ho comprato un solo BITCOIN, pagato 1, è nel mio wallet da qualche anno adesso vale ~ 15.000;
non pago niente di tasse.
Ho tenuto un giorno 100.000 in BITCOIN li ho rivenduti ed ho ricavato 110.000;
sono nell'area no tax.
Ho 55.000 da più di 7 giorni, li vado a prelevare... al cambio giornaliero sono diventati 60.000 ( come suggerisce l'Agenzia delle Entrate, per stabilire il tasso di cambio, effettuare la media dei valori dati dai maggiori operatori, valutazione nel mese o dal momento dell'acquisto originario ) si pagano le tasse, il 26% sul differenziale di 5.000.
Grazie per i link.
Quello di Wired in realtà mi sembra molto folcloristico nel senso che è un articolo di poche righe, di una rivista assolutamente non specializzata (potrebbe averlo scritto mia zia), e oltre tutto non mi sembra che parli di una compravendita realmente avvenuta ma solo dell'avvio di un'intenzione di business. Bisognerebbe poi capire se qualche compravendita ci sia effettivamente stata.
Lo relegherei quindi tra le "non notizie", salvo prova contraria (cioè di avvenuta compravendita).
Anche la risoluzione 72 dell'AdE la conoscevo (è stata una delle prime cose che ho "studiato" quando ho cercato di capire le questioni fiscali) e secondo me non dice che il btc è assimilabile ad una valuta estera - che era il vero punto della mia domanda.
Tuttavia rileggendola di nuovo mi sono soffermato su un punto che ritengo utile approfondire, ovvero (pag. 5) quando dice:
risulta.... che uninterpretazione di tale disposizione secondo la quale essa disciplina le
operazioni relative alle sole valute tradizionali si risolverebbe nel privarla di
parte dei suoi effetti.
Questo punto in effetti potrebbe suggerire l'associazione tra valuta tradizionale e cripto, resta da capire se si intenda anche un'associazione tra cripto e valuta estera.
Va approfondita la questione.... mi riservo perciò di rivedere il tutto con calma nel fine settimana, per ora ti ringrazio per lo spunto.