Riporto una riflessione raccolta in un gruppo Telegram:
Laumento della difficoltà e hashrate su sha256 (combinato BTC+BCH) rimane spettacolare nonostante il netto calo di prezzo, siamo a +3-4% ogni 14 giorni il che implica un +150% / +200% allanno. Durante lultimo minimo relativo l8 di Aprile a 6500$ la difficoltà era circa il 24% meno di quella di oggi il che implica che un eventuale ritorno a 6500$ significa un taglio del 24% della profittabilità sul costo dellenergia e tempi più lunghi sullammortamento.
Oggi secondo lenergy consumption index, sha256 (ho chiesto, contano anche bitcoin cash) consuma più della repubblica ceca.
https://digiconomist.net/bitcoin-energy-consumptionPenso che se ci sarà un futuro nelle crypto, questo non potrà che essere sul sistema POS.
Stavo facendo questa riflessione, secondo me le cryptocurrencies, rappresentano un punto fermo nelle libertà individuali,
però questa grande libertà di cui disponiamo, non dovrebbe ledere l' ambiente e il nostro habitat.
Abbiamo iniziato con coin e reti dai grandi consumi, e mi augurò che quelle del futuro siano light per il nostro habitat.
Sì, giusta osservazione. Però mi chiedo come mai quando si parla di spreco "energetico" si punta il dito contro le cryptocurrencies e non verso tutto il resto che ci è attorno.