Il problema è che da noi non c'è la mentalità per farlo, o la voglia politica.
Ovvio: i politici sono in conflitto d'interesse (più spesa = più consenso elettorale), mentre i cittadini non hanno potere decisionale (non possono opporsi al prelievo fiscale, cosa che in Svizzera è invece alla base del contratto sociale). Non c'è via d'uscita, con questa costituzione. È questa la ragione per cui spero in un imminente azzeramento totale: bisogna ripartire da capo, mettendo in discussione TUTTO (perfino i confini).
Guarda i temi ricorrenti di queste ultime elezioni, reddito di cittadinanza in primis. Come lo fai se non a debito?!?
Esatto: la gente vuole PIÙ stato. La cosa non è sostenibile. Bisogna fallire una volta per tutte.
Sulla tua ultima frase: non è vero che sarebbe impossibile da rimborsare. Difficile sì, impegnativo anche (molto), ma non impossibile.
Un piano di rientro credibile (ma bisogna partire, cosa assolutamente NON credibile guardando la storia), lo stimo nell'ordine di molte decine di anni (forse secoli), durante i quali le ripercussioni di carattere sociale sarebbero pesantissime (austerity protratta all'infinito); sempre che rimangano sul territorio aziende produttive e persone capaci: probabile invece che, un po' alla volta, abbandonino definitivamente questo stato.
Ti pongo un quesito di carattere etico/filosofico: è lecito condannare i pronipoti che nasceranno tra 50 anni a un tale supplizio? Che colpa ne avranno loro?
Forse sarebbe il caso di rispolverare cosa fosse (almeno a livello teorico) in origine l'anno giubilare.
Del resto il debito pubblico italiano è storicamente sempre stato sotto controllo
Falso. Non è MAI stato sotto controllo. Un debito che cresce sempre e non cala mai non è sotto controllo, per quanto piccolo o grande sia.
Ma se il debito è esploso in 10 anni, con altrettanti di "sacrifici" sarebbe possibile rientrare.
Ti ricordo che in quasi 2 lustri di austerity il debito ha continuato a crescere (in termini assoluti, il PIL non mi interessa in questo discorso), mentre abbiamo perso almeno 1 milione dei migliori italiani (che lavorano e producono ricchezza all'estero) e quasi 1 azienda su 4.
Con che risorse pensi di affrontare il piano di rientro? Col risparmio privato dei cittadini, già pesantemente aggredito seppure ancora cospicuo? Vuoi proprio lasciare il deserto...