Il problema della competenza cripto da parte dei commercialisti è serio, visto che quasi nessuno di essi lo è. D'altra parte, in un paese dove fiscalmente vale la presunzione di colpevolezza per il contribuente ed i teoremi arbitrari e fantasiosi di qualche funzionario del fisco sono validi fino a prova contraria, qualsiasi azione da parte di chi voglia incassare dei guadagni da cripto in Italia è una roulette russa. Il mio commercialista mi ha detto che su guadagni da cripto non c'è da pagare nulla in Italia, ma io non mi fido. D'altra parte, visto che sono residente all'estero egli ha anche aggiunto di continuarmene a stare fuori dall'Italia, che a stare in Italia in questo campo si va solo incontro a guai.
Falso che sulle cripto non c'è da pagare nulla, per quanto ne so io ogni entrata anche se crypto dovrebbe essere dichiarata, ma ci sono molti dubbi e incertezze al riguardo. Comunque hai ragione sul fatto che qui si va solo in contro ai guai.
In base a quale sapere dici che secondo te ogni entrata in crypto deve essere dichiarata?

Quello che non mi spiego è il perché è così difficile capire che lADE non ha NESSUN POTERE legislativo e non può obbligare proprio niente senza una legge/norma a riguardo, che disciplini lintera vicenda
..plusvalenze ma anche minisvalenze.
Per curiosità cè qualcuno qui dentro o conoscete qualcuno che è andato da qualche commercialista a chiedere come comportarsi con le minusvalenze? In fondo, chi più chi meno, chi è entrato in questo 2018 e forse anche un poco prima, tutti siamo in negativo.