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Re: BITCOIN PUMP!
by
Paolo.Demidov
on 19/10/2018, 21:22:44 UTC


Non ho idea di chi sia Bruno Digiovanni...

Costo energetico e costo hardware se uno non è estremamente attento... non sono sempre compensati adeguatamente dai ricavi.
Almeno  così si legge spesso.

È evidente che non sono costi irrisori o trascurabili.

Per essere competitivi occorrono impianti di una certa consistenza, non alla portata di tutti.
Almeno per quel che posso comprendere.
Si leggeva su queste pagine che il baricentro del mining è spostato molto ad oriente... molto probabilmente per un fatto di costi.
A parte hardware e costi di energia ( "bolletta" o impiantistica per crearla ), anche per costi di personale che se anche non è personale dipendente in Cina e limitrofi costa meno.

L'adozione più che rallentata mi sembra non partita...
adozione in senso di circolazione come moneta.
Tutto gira solo dietro al trading... e anche i passi che si stanno prospettando ETF, Bakkt, Fidelity... sono tutti su questo filone.

Sarebbe stato più dirompente qualcosa tipo... buste paga in Bitcoin, mi sembra invece che la gran parte degli utenti sia alla ricerca della novella magica... "when Lambo ?".


Ma la notizia interessante che volevo evidenziare, appunto sottotraccia, era solo che Mastercard aveva un team di studio sulla blockchain.



Il mining a livello di rete è profittevole fin quando l'hashrate aumenta e non profittevole quando diminuisce. La difficoltà funge da correttore per riequilibrare la soglia minima di profitto. Nessun miner, al livello industriale di oggi, può permettersi di minare in perdita, se non per periodi limitatissimi di tempo. Il fatto che all'ultimo aggiustamento sia diminuita la difficoltà è dimostrazione che probabilmente abbiamo raggiunto una soglia di ricavi quasi nulli. Il vicepresidente Mastercard Degiovanni ne faceva un problema di costo energetico come se il mining non fosse "sostenibile" come costo, dimostrando una scarsa conoscenza della materia: se il costo diventa insostenibile, la difficoltà si adegua di conseguenza e il costo torna ad essere sostenibile.
Il mining era concentrato in Cina molto più in passato che adesso. I bitcoin come moneta hanno bisogno della diffusione di un 2nd layer, diffusione che procede abbastanza spedita a questi ritmi https://lightningpeach.com/ln-monitor . Come forma di trading assolvono a funzioni di speculazione, investimento di lungo periodo, forma di protezione dalle monete fiat con elevate inflazioni.
La blockchain che ha in mente Mastercard è una blockchain privata, cosa ben diversa dalle bc pubbliche delle criptovalute e con altre finalità, pregi (pochi) e difetti (tanti). Non entrano in concorrenza tra di loro, potranno benissimo coesistere.

Degiovanni e non Digiovanni...
vicepresidente... vicepresidente account manager di Mastercard Italia... mi rimane ( rimaneva ) sconosciuto; ad ogni modo: http://www.salonedeipagamenti.com/relators/bruno-de-giovanni

Ho sempre pensato che come forma di protezione dalle monete fiat con elevata inflazione,
si potesse usare una moneta fiat più forte, tipo dollari US, franchi svizzeri, yen...
prima dell'ETF sull'oro, ma ci sono ancora, c'erano i conto metallo, conti correnti in oro finanziario.

Chi vivrà vedrà.