Ci risiamo.
Quanto siamo disposti a sacrificare sull altare della "comodità" in termini di privacy?
Tra l'altro uno degli aspetti più critici della privacy: ovvero quanto, come , quando e quanto spendiamo: una mole di dati sensibilissimi in mano ad una megacorporation che ha già dimostrato quanto sia spregiudicata nell'utilizzo diquesti dati.
Allora sono bullish: forse avremo il momento nel quale la gente si "sveglierà" da questo sonno collettivo e chiederà a gran voce una soluzione altrettanto comoda,potente e veloce, ma (parzialmente) trustless esoprattutto amica della privacy: lighnting network.
Guarda sul punto in grassetto io da tempo ho perso le speranze: c'è una mancanza di consapevolezza del problema pressoché assoluta.
Non sai le volte in cui parlando con amici/e cerco di far capire loro quanto sia pericoloso lasciare i proprio dati in giro e disponibili a "tutti": niente da fare, non si riesce a percepire il pericolo come concreto. Tutti dicono "ma tanto cosa ho da nascondere io?".
Arriverà prima o poi il momento in cui questa consapevolezza maturerà, ma ci vorranno anni, tanti anni.
Nel frattempo le grandi e-aziende continueranno a fare come parrà loro.
...
Mi viene in mente la questione delle rane bollite. Ci fanno bollire lentamente e, quando ce ne renderemo conto (come umanità), saremo già belli bolliti.