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Re: Stato 2.0 [i confini non esisteranno più…]
by
angrynerd88
on 11/02/2014, 20:28:27 UTC


non sarebbe più semplice cercare una cerchia di amici con un sentire comune così da creare una piccola comunità di persone affini, entro un sistema di stati multiculturali come quelli odierni?  è proprio necessario fare le proprie leggi? che poi alla fine che leggi ti faresti? ogni gruppo dovrebbe scrivere daccapo codici civili, penali, di procedura civile e penale, leggi fiscali, tributarie, per non parlare di regolamenti e discipline specifiche, a meno che tu non voglia lasciare tutto nell'anarchia, ovvero nella legge della giungla e del più forte...mi sembra un'opera che va al di là delle competenze e delle capacità delle persone comuni. Sì oggi va di moda l'idea del cittadino che va in politica a farsi le proprie leggi, vedi movimento 5 stalle e via dicendo, il che non ha niente di sbagliato in teoria, se non fosse che in pratica le persone "comuni" hanno limitate cognizioni e mancano di conoscenze specifiche. Io sono dell'idea che quello del politico dovrebbe essere assolutamente un mestiere, ed anche uno dei più difficili, e tutti i politici dovrebbero come minimo avere una laurea in giurisprudenza, come minimo, anzi preferibilmente un percorso specialistico di studi di 8-10 anni preferibilmente. Poi la gente potrebbe scegliere liberamente, ma entro una cerchia di persone con alle spalle un percorso di studi tale da dimostrare un minimo comune denominatore di attitudine al pensiero. Non capisco perchè per fare una cosa qualsiasi oramai serve una laurea, invece per governare un paese puoi avere la terza media, assurdo. Questo per il principio che siamo tutti uguali e pure l'ignorante ha diritto di votare il suo pari; ma no, porca miseria, questa è un'involuzione dalla democrazia alla dittatura del popolo, secondo me il voto di una persona di pensiero che ha studiato tutta la vita non vale quanto quello di uno che ha zappato la terra e non sa fare le tabelline, e che usa la televisione come unico strumento di informazione, con tutto il rispetto per chi lo fa. La voce del popolo non è la voce di Dio, ma spesso rappresenta un miscuglio di idee approssimative e confuse e voti "di pancia", che si rafforzano a vicenda ulteriormente.
Ciò eviterebbe perlomeno di vedere gente semi analfabeta ed incompetente nelle stesse leggi che ha votato, che secondo me è una cosa ancora più orrenda di un politico corrotto. Sarebbe un modo semplice per eliminare in un colpo solo quella gran massa di lecchini idioti semi analfabeti tipo Ciarrapico, Razzi e compagnia bella; gente che io non metterei neanche ad insegnare all'asilo e viene chiamata "onorevole" solo per chissà quali giri di amicizie per cui è stata eletta.
Il fatto di semplificare tutto non rende le cose migliori. Pensa a certi stati del terzo mondo dove magari ci sono pochissime leggi e pochissime tasse, ma questo va a discapito delle garanzie degli individui. Il nostro sistema politico per quanto imperfetto si basa su un'evoluzione millenaria, spazzarlo via di punto in bianco come "vecchio" sembrerebbe un po' pretenzioso e pretestuoso. CIoè per quanto ormai sia un topos quello dell'Italia che fa tutta schifo e va tutta male, con la classe politica corrotta e via dicendo, non dimentichiamoci che se ci sono migliaia di persone che rischiano la vita per venire da noi è perchè potrebbe andare molto, molto molto peggio. Ciò non toglie che non dobbiamo accontentarci e cercare di migliorare, ma senza distruggere quello di buono che già c'è e diamo per scontato.

Razzi non è al governo perchè è stupido od illetterato. Razzi è finito lì perchè attraverso dei giochi di potere (chiediamoci quali) è riuscito a portare voti. Che tu sia intelligente o cretino non gle ne frega nulla ai partiti, la cosa importante è che tu schiacci il pulsantino giusto al momento di votare e, soprattutto, quanti voti porti.
Il pulsantino da schiacciare lo decidono i cosiddetti poteri forti (confindustria/banche/sindacati etc), ed il cittadino, una volta che ha votato se dare un pò più di potere a confindustria o ai sindacati, non conta più un cazzo.
Io credo che la democrazia rappresentativa (che non ha affatto una tradizione millenaria) abbia fatto il suo tempo, e che continuare a ripetere come un mantra che è "il minore dei mali" stia bloccando ogni possibile evoluzione verso qualcosa di meglio.
I politici non sono incompetenti, fanno benissimo il loro lavoro: favorire i poteri forti, e nel contempo prendere voti dalle masse, che se ne stanno buone buone e danno la colpa al partito opposto ed all'incompetenza dei politici. Fidati che quando si tratta di scrivere la legge sul lavoro chiamano 10 professori della bocconi, di competenza SE vogliono ne possono comprare quanta ne vogliono, e se invece mettono gasparri a scrivere una legge non lo fanno per ingenuità. La politica è la guida ideologica, non il comparto tecnico.
Non credo che questo sistema politico sia recuperabile. Troppi interessi, radicati da generazioni.
Tu stesso hai evidenziato i limiti del suffragio universale, io non credo che stia funzionando neppure che la rappresentatività. Cosa rimane della democrazia rappresentativa?
Intendiamoci, non ho un modello alternativo pronto da proporre. Sono il commentatore di un forum, cazzo. Ma che di questa cosa non si discuta quasi neppure nei salotti intellettuali, e che anzi si proponga la democrazia rappresentativa come un modello da esportare anche con la forza, mi inquieta molto.


la democrazia rappresentativa è certamente l unica forma di governo accettabile in uno stato democratico di diritto, a meno che tu non preferisca l aristocrazia o la tirannide. Per Polibio però Roma aveva una forma di governo perfetto perché combinava questi tre modelli con il sistema del senato dei Consoli e delle assemblee. Il che accade anche nella nostra democrazia con il capo dello Stato, il parlamento ed il senato. Chiaramente la forma rappresentativa si è imposta perché in passato non esisteva la possibilità di chiamare milioni di cittadini a decidere sulle singole questioni come avveniva nella democrazia diretta Ateniese ad esempio. Ma io penso che con le moderne tecnologie di internet questo sarebbe già più che possibile, direi praticabile fin da subito, basterebbe che ogni cittadino avesse un suo account personale e che venisse chiamato senza tanti referendum cartacei a decidere singole scelte di indirizzo politico, più che tecniche. Il parlamento potrebbe avere il ruolo di discutere e formulare proposte di legge, che il cittadino sarebbe chiamato a votare approvando o respingendo, un pò come accadeva negli antichi comizi centuriati o curati romani. Ma qui si entra nel diritto costituzionale, esistono già strumenti del genere mi pare. Comunque è sicuro che internet offra delle possibilità immense di partecipazione diretta. Ma anche qui, davvero vogliamo che, con tutto il rispetto, un muratore con la terza media che sa a malapena leggere e scrivere, decida di politica al pari di un professore di storia universitario?  la verità è che dovremmo selezionare il valore di un voto non il base al censo come una volta, ma a degli indici che possano dare una idea sulle capacità valutative di una persona, ed in assenza di indici migliori per una Pra approssimazione ci si potrebbe rifare al percorso di studi. Sarebbe una decisione impopolare al massimo ma efficace. Personaggi come Berlusconi non otterrebbe più la maggioranza.
Il problema della democrazia è che  è un sistema giustissimo, ma la giustizia non è garanzia di equità.  Perché se non si parte dal dato di fatto, molto sgradevole da dire nei salotti televisivi, che il popolo è fatto di persone ignoranti ed incapaci di scelte razionali e consapevoli, non si va da nessuna parte e si continueranno a vedere avvicendarsi al potere personaggi squallidi, demagoghi di bassa lega ed agitatori di popolo. Non è un caso che siamo passati da Berlusconi a Grillo, da Grillo a Renzi. Tutta gente con un fatto in comune, sa come parlare alle masse, mente magari un D Alema o un Fassino è odiato, non si sa neanche il motivo, quando se entri nello specifico hanno fatto o provato a fare molto di più, anche se ci vuole informazione per saperlo.
Difatti questo è il lato negativo della democrazia: se è in apparenza un sistema giusto dando a tutti la stessa capacità decisionale,  diventa nei fatti il predominio degli arruffapopolo.