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Re: Progetto Libra - Globalcoin
by
jack0m
on 11/09/2019, 12:19:29 UTC
⭐ Merited by fillippone (1)

[...]

Non bisogna mai sottovalutare ciò che una comunità di persone può stabilire per tacita convenzione.

Le più grandi monete della Storia sono state create per convenzione, non per volere di stati o consorzi.


Mah... se si prende la riforma di Carlo Magno...
è una convenzione imposta...

Ad ogni modo credo che Libra non voglia andare a fare politica monetaria o abbia velleità di scardinare il potere costituito...

Servirà a Facebook e al network di società che la useranno per misurare e certificare ulteriori dati e comportamenti delle persone.

Probabilmente anche per fornire servizi e raccogliere pubblicità per chi dimostra di poter spendere di più.

Personalmente credo che verrà usato per creare un sistema di "like" preferenze a pagamento, micro-pagamento, per tentare di arginare il fenomeno dei finti like, delle fake news e di tutti quelli che sporcano gli ambienti social, sfruttandone le potenzialità, predatori di popolarità...

Se io oggi voglio aprire una pagina su Facebook contro un politico lo posso fare, gratis, raccolgo un tot di seguaci, veri, fossi, sfrutto la cassa di risonanza del social...
...senza contribuire di fatto a niente, spargo fango.

Una cosa che commercialmente non pesa poi molto...
se aprire una pagina, mettere dei like, avesse un costo in Libra...

Eh ! ci sarebbe meno gente ad urlare cazzate sui social Grin


Venendo al pratico, se io voglio aprire una pagina per pubblicizzare il mio autosalone, far girare le auto nuove che mi arrivano... non c'è molto da pagare...
un mio amico lo fa gratis.

Alla fine sfrutta Facebook, anche se in una comunità ristretta,
ma senza pagare...

Facebook ora che è penetrato nelle abitudini delle persone, proprio perché "gratuito", si può permettere di iniziare a raccogliere di più, non solo dagli inserzionisti.

Lo fa con Libra, un gettone che come nei casinò ti slega psicologicamente dall'idea di spendere...


Certo una immediata diffusione su larga base utenti, da parte di più enti e società, poterà a diventare anche un mezzo di pagamento... togliendo di mezzo molte altcoin...

Comunque Internet per tanti aspetti hanno un problema di attendibilità, a vari livelli...
...pagare, far pagare, può essere un ostacolo alla diffusione di trend e comportamenti che generano illusioni, informazioni errate, ecc...

Alla fine i dati più veritiero sono solo quelli riferibili a cose che la gente compra, sulle vendite di beni e servizi non ci sono opinioni.
Se domani si capisce che si vendono più pere che mele...
è un dato reale.

Se un milione di persone condivide un meme in cui si dice che le pere fanno venire le malattie, è una cazzata... che intasa i social... Grin

Anche se fra selfie, gattini, frasi di Osho, aforismi, livore politico da bar... i social sono già pieni SOLO di cazzate... Grin

Chi vuol dire le cazzate, scuce i Libra... o sta più zitto...
come idea non è male...  Cool

Pensiero personale.

discorso interessante, l'introduzione di un costo che potrebbe spingersi fino a far cadere il tabù dell'iscrizione gratuita:

https://www.hwupgrade.it/news/web/facebook-toglie-la-scritta-e-gratis-dalla-pagina-di-iscrizione-qual-e-il-motivo_84127.html

È vero che l'interpretazione che va per la maggiore è che Facebook abbia dovuto riconoscere che l'iscrizione non è realmente gratuita, dato che l'azienda ottiene in cambio dei dati personali che, opportunamente aggregati e analizzati, assumono un valore enorme, ma se invece fosse una mossa per cercare di combattere fenomeni di account fake, rendendo la loro creazione a pagamento?
Potrebbe essere un costo contenuto, quasi simbolico, in modo da renderlo accettabile per un utente reale, ma sufficiente a scoraggiare la creazione di un gran numero profili fake, in quanto il costo aumenterebbe proporzionalmente. E per l'utente "onesto" potrebbero pensare a un sistema di "rewarding" di comportamenti corretti (sulla base di feedback di altri utenti), che nel tempo potrebbe cancellare completamente il costo di iscrizione.

In pratica quello in questione non è altro che il vecchio problema del "sybil attack" per cui è stato precisamente inventato il PoW, secondo l'idea di Adam Back che per combattere lo spamming fosse necessario rendere l'invio di email non più completamente gratuito, introducendo un costo (computazionale) trascurabile per l'utente medio, ma sufficiente a rendere antieconomico l'invio massivo di spamming. Sappiamo che per questo preciso scopo il PoW non ha funzionato granché... ma poi qualcuno ha deciso di riprendere l'idea nel contesto delle transazioni monetarie, con un successo decisamente maggiore Wink

Naturalmente resto molto scettico sul fatto che il tutto possa funzionare in ambito social: al di là che personalmente mi ripugnerebbe l'idea di pagare - anche poco - un'azienda che non è mai stata capace di rispettare la privacy degli utenti, per alcune organizzazioni intenzionate a manipolare eventi di grande portata (vedi elezioni USA) il costo economico non sarebbe un significativo ostacolo. Inoltre il sistema lascerebbe aperto il campo a possibili distorsioni e scenari distopici come il famigerato "social score" cinese...
Ma in questo evidentemente il mio bias anti-social, che mi ha fatto sempre tenere alla larga dai vari FB & C, mi impedisce di dare un giudizio neutrale.