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Re: BITCOIN PUMP!
by
duesoldi
on 22/12/2019, 21:30:11 UTC
⭐ Merited by fillippone (2)
A me non sembra irrealistica neanche l'ipotesi 2), o almeno una via di mezzo tra 2) e 3).

Immagino che chi riceve uno stipendio (penso sia settimanale o ogni 15 giorni max, data l'inflazione) spenda la valuta il cui valore letteralmente sta evaporando immediatamente in beni e quello che rimane lo tramuta in bitcoin ma non per fare holding di anni bensì per difendere il suo potere d'acquisto magari anche solo per 2 settimane.
 
La mia ipotesi cioè è che bitcoin lì venga usato per essere conservato pochi giorni e poi speso direttamente (o tramutato in bolivar spesi immediatamente) quando serve, e cioè molto frequentemente. I volumi alti semplicemente potrebbero riflettere una più veloce circolazione della moneta.
Quindi quando si dice che uno converte magari il 5-10% del proprio reddito in btc non vuol dire che fa risparmio, semplicemente può essere una strategia obbligata per arrivare a fine mese.
E' l'esatto contrario di quanto accade da noi, dove investire in btc al momento vuol dire speculare, tenere i soldi in fiat vuol dire rimanere 'sicuri'.

Quindi dal mio punto di vista, una volta che un venezuelano ha imparato ad usare bitcoin, perchè dovrebbe limitarsi a convertire solo l'1% del proprio reddito? Facilmente raggiungerà anche il 10% e oltre.

All'ipotesi 2 io credo poco perché sarebbe troppo anti economica per il popolino.
Lo stipendio minimo è bassissimo, ad agosto era di 2$ al mese:
https://ilformat.info/2019/08/30/i-venezuelani-costretti-a-vivere-con-2-dollari-al-mese/

convertirne una parte in Btc costerebbe troppo in fee, anche pensando di aspettare tempi lunghi per il mining della tx.

Per li popolino che fa lavori "di base" è molto più conveniente convertire in dollari: anch'essi subiscono in parte perdita nel potere d'acquisto (nell'articolo viene spiegato il motivo) ma comunque sono facilissimi da spendere perché chiunque lì li accetta.