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Re: BITCOIN PUMP!
by
Prova123
on 23/08/2021, 11:01:35 UTC
⭐ Merited by fillippone (2)
L'anno prossimo, Dichiarazione redditi, quadro RW (in colonna 3 “codice individuazione bene” inserire codice 14 “altre attività estere di natura finanziaria”). Pagamento dell'imposta patrimoniale IVAFE dello 0,2%.
E così sarà ogni anno.
No, l'IVAFE è uno dei pochi punti fermi che abbiamo: AdE ha dichiarato più volte che per le cripto non va pagata.
Ti lascio un link a caso ma ne trovi molti:
https://ntplusfisco.ilsole24ore.com/art/l-agenzia-insiste-criptovalute-indicare-quadro-rw-2020-ACju1gGB
No però c’è già il tristissimo thread di tasse e fisco… non duplichiamolo!
Hai ragione, ci tenevo solo a chiarire il punto prima che a qualcuno venissero in testa idee strane  Wink

Grazie mille a tutti! E a duesoldi in particolare! Nonostante il "triste" tema sul forum mi ero già perso in questo passaggio.

Mettiamo che ci sia qualcuno che abbia acquistato Bitcoin a $ 1 e li abbia tenuti per più di 10 anni, tutte le traversie che sappiamo,
esagero 10.000 pezzi x ~ $ 50.000 = $ 500.000.000
Molto ? moltissimo ? sulla scala di chi ci acquista uno Yacht... non molto;
perché chi ha queste cose non ha solo lo yacht, ha tutto un mondo: staff, personale, case, ubicazioni, hobby, sport, uffici, animali...

Tutte cose che a lavorare non si fanno.

Dicono che il mercato azionario è in bolla, evidentemente c'è chi potrebbe sopportare lo scoppio di una o più bolle.
Anzi, magari le fa scoppiare così da comprare la paura altrui.

Mi hai rimandato al pensiero di Jacques Attali (compreso la definizione da lui coniata di superclasse) laddove recita che "il voit les forces du marché prendre le dessus sur tout ce qui pourrait s’opposer à elles, y compris les États qu’elles détruiront peu à peu, y compris la superpuissance, les États-Unis, qui résistera plus longtemps, mais dont la domination prendra fin avant 2035. Devenu la loi unique du monde, le marché formera ce qu’il appelle un hyperempire, insaisissable et planétaire." https://www.cairn.info/revue-afrique-contemporaine-2007-1-page-247.htm

In questo capitalismo globale di alta competizione e bassa inflazione, bisognerà disporre di capitali liquidi, non avere debiti né immobilizzi, e soprattutto  disporre di una “rendita di posizione”  tecnologica (un sapere, una competenza, un’opportunità di essere  un intermediario utile alla  valorizzazione o  circolazione dell’informazione, un’innovazione nel piazzamento di titoli, la genetica, lo spettacolo o l’arte).
Coloro che saranno padroni di queste  rendite costituiranno ciò che chiamo una superclasse, perché non si unificano in una classe che deve i suoi privilegi alla proprietà dei mezzi di produzione. Le teorie liberali o  marxiste non si applicheranno a loro: non sono né imprenditori-creatori di posti di lavoro e di  ricchezza collettiva, né capitalisti  sfruttatori della classe  operaia.  Non possiedono né le imprese, né i terreni, né i posti amministrativi.

Essi sono ricchi di un  attivo nomade, monetario o intellettuale e l’utilizzano in modo mobile   essi stessi, mobilitando rapidamente del capitale e delle competenze in  combinazioni cangianti, per finalità effimere  in cui lo Stato non ha alcun ruolo.  Essi non voglio dirigere gli affari pubblici (la celebrità  politica è per loro una maledizione)”.

Essi amano creare, gioire, spostarsi; non si preoccupano di trasmettere le  loro fortune o  potere ai figli: ciascuno per sé. Ricchi, vivono lussuosamente, spesso senza pagare ciò che consumano” . Questi nomadi dell’effimero che stanno  attaccati al telefonino negli aeroporti, sugli aerei, negli hotel del lusso-standard...

Essi portano con loro il meglio  e il peggio, installando una società  volatile, egoista ed edonista, nel sogno e nella violenza.