Mi sembra che questi "pensatori" si stiano un pò arrampicando sugli specchi. La logica in questo caso è inutile: stiamo parlando di norme. La presenza o meno di una banca centrale è ininfluente. Una valuta estera è una valuta avente corso legale in uno Stato estero. Per avere corso legale è necessario e sufficiente che nessuno, per legge, possa rifiutarsi di accettare quella valuta in adempimento di un debito. L'art. 7 della Ley Bitcoin dice
Art. 7.- Ogni agente economico deve accettare Bitcoin, come forma di pagamento quando gli viene offerto da chi acquista un bene o un servizio.
Non mi sembra ci possano essere molti dubbi in proposito
Se poi dobbiamo usare la logica, una maggiore volatilità di bitcoin gioca a sfavore in questo caso, perchè la rende una moneta più adatta ad un uso speculativo e quindi "a rigor di logica" più idonea ad essere tassata in caso di plusvalenze.
Mah, a me non sembra che la situazione sia così chiara.....
Riporto un tweet di Capaccioli che cita un DLGS pubblicato proprio ieri in Gazzetta Ufficiale:
https://twitter.com/s_capaccioli/status/1465638136650907651?s=21nella colonna di destra, al punto d) viene detto "valuta virtuale..... non possiede lo status giuridico di valuta o denaro....."
E' solo tra le definizioni di quel DLGS, ma scrivendo queste cose imho ci sarebbe un bel salto concettuale nel voler affermare che Btc sia una valuta estera.