Il tizio (scusa ma non sono andato all'inizio per capirne il nome) fa riferimento ad una delle (tante) interpretazioni che assume che il fatto che l'exchange sia in Italia oppure che il contribuente detenga i Btc su proprio wallet (non custodial), faccia decadere la necessità di dichiarare in RW in quanto si ritiene che quei Btc siano "in Italia".
Tesi non accettata da AdE, vedi anche la recente risposta AdE 788/2021 all'interpello ormai già discusso più volte anche qui:
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3930262/Risposta+788+del+2021.pdf/01995188-b1a7-bdcb-6116-760577456538a pag. 5 dice:
Detta giacenza media va verificata rispetto all'insieme deiwallet detenuti dal
contribuente, indipendentemente dalla tipologia dei wallet (paper, hardware, desktop,
mobile, web).
fa riferimento al calcolo per la plus, non nello specifico all'RW, ma è evidente l'interpretazione AdE di considerare tutti i Btc (anzi le cripto) posseduti a prescindere da "dove/come" li si "detenga".
Probabilmente il tizio del video non era aggiornato su queste novità, oppure ha semplicemente portato acqua al proprio mulino

no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo
nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin
"
Appartiene a me"; io dire molto più genericamente, appartiene a chi aveva tutte le credenziali per operare...
I bitcoin su un determinato indirizzo sono controllati dalla chiave privata di tale indirizzo. Eventualmente chi possiede quella chiave privata, possiede anche i bitcoin.
Quindi sono d'accordo, è molto difficile dire chi possieda.
Se io consegno fisicamente la chiave privata a qualcuno,
i bitcoin hanno cambiato proprietario o no?
Questa è la domanda centrale... probabilmente se questo passaggio non è certificato altrove,
il secondo che riceve il pacchetto si può presumere che ne sia stato sempre il proprietario.
......
Sul punto in grassetto proviamo a fare un esempio.
Io compero 10 Btc 10 anni fa (mi piacciono i numeri facili

) e li tengo FERMI.
Oggi li cedo/vendo/regalo a Tizio.
La PRIMA cosa che farà Tizio appena ricevuta la pk di quei Btc sarà spostarli, non credo esista ragione al mondo che potrebbe indurlo a lasciarli su quell'address. Anche se Tizio mi uccidesse all'istante (per essere sicuro che io non abbia una copia della pk), come potrebbe essere sicuro che io non l'abbia copiata e data a mio fratello? magari proprio per evitare "sgradite sorprese" ? Non potrebbe saperlo, perciò li sposterebbe subito.
Quindi imho se quei Btc non fossero mai stati movimentati il problema non si porrebbe, e ciò equivarrebbe a dimostrare che io sono stato l'unico proprietario proprio da 10 anni.
Se invece ci fossero stati movimenti.... allora ok il discorso si farebbe più complicato ma l'idea di base resterebbe valida.