Avevo letto poco tempo fa che uno dei motivi che avevano spinto la Russia ad occupare il Donbass era la presenza di ricche risorse naturali in quella regione.
Che poi era anche il motivo per cui era strategico occupare il Donbass molto più che altre regioni dell'Ucraina.
Mi sembra però che tu non abbia riportato tra le cause di una qualsiasi guerra quella di appropriarsi delle risorse naturali del paese attaccato, almeno così intendo leggendo quel che scrivi come motivo due
Il Donbass è ricco di risorse naturali ma tutta la Russia lo è: fare una guerra del genere per occupare solo quella piccola regione, di per sè, non avrebbe molto senso.
Per essere obiettivi poi quella regione è a netta maggioranza russa e russofona, il vero invasore straniero è più l'Ucraina della Russia.
La scintilla che 8 anni fa innescò le tensioni etniche nella zona fu presa dal governo ucraino che, dopo l'Euromaidan, abolì l'uso e l'insegnamento della lingua russa nella regione.
Queste sono cose che i nostri telegiornali non ci dicono, visto che in Occidente si deve far passare gli ucraini tutti come santi e i russi tutti come criminali.
Le cose sono un pò più complicate di come ci raccontano
Il Donbass ha un'importanza strategica anche (certamente non solo) perché è ricca di risorse, ma a livello geopolitico rappresenta solo una delle aree in cui la Russia mira a estendere la propria sfera di influenza. Dopo l'invasione dell'Ucraina sono molti i paesi che si sentono minacciati, dalla Moldavia ai paesi Baltici alla Finlandia, per non parlare della Svezia che ha deciso di abbandonare la sua secolare neutralità chiedendo l'adesione alla Nato.
Se poi vogliamo risalire indietro alle cause dell'attuale situazione fino ai fatti dell'Euromaidan, allora bisognerebbe anche ricordare che cosa aveva provocato quella rivolta. L'Ucraina stava per ratificare un accordo commerciale con l'UE, al che la Russia reagì con un blocco doganale di tutte le merci proveneienti dall'Ucraina, con il chiaro intento di fare pressioni sul governo di Kiev per far saltare l'accordo. Si trattò quindi di una chiara ingerenza nella politica interna di uno stato sovrano, da parte di una potenza che vedeva minacciati i propri interessi economici.
Detto questo, personalmente non ho mai sostenuto la causa di beatificazione/santità di questo o quell'altro governante ucraino.