Questo genre di cose è proprio il campo per il quale chiederei ad un professionista serio.
Cambiare residenza fiscale non è cosa da poco, ci sono costi alti associati e norme poco chiare, con fortissimo rischio di vederle applicate in forma "creativa".
Non azzarderei un "fai da te".
Penso che il tutto si riduca principalmente ad una domanda: sto cambiando la residenza fiscale perché mi sto trasferendo per davvero oppure sto cercando una forma di pagare meno tasse ma al tempo stesso voglio passare più tempo possibile in Italia? Perché nel primo caso non serve nessun professionista, si è in buona fede, si fa davvero, e finisce lì. Nel secondo caso invece direi che sì, il professionista è assolutamente necessario perché vuol dire camminare sul filo del rasoio.
Scusa, devo per scontato si fosse nel primo caso.
Altrimenti non ci sarebbe nulla da dire. Se ti trasferisci all’estero con tutta la famiglia, un impiego ed un contratto di lavoro che cosa possono venire a dirti?
In caso contrario… sono problemi, e quindi come dicevamo, meglio avere una consulenza di come queste cose funzionino nella realtà, non nella teoria.
Io ti posso dire che nel mio caso specifico, lato Italia, ho semplicemente venduto la macchina (unico bene intestato a nome mio) e chiuso il conto bancario italiano. Una volta negli USA ho ovviamente assunto un commercialista e mi ha semplicemente chiesto se avessi ancora qualcosa in Italia a nome mio, soprattutto a livello di conti bancari, e basta. Una volta che si è iscritti all'AIRE e non si ha nulla in Italia non ci sono problemi, anche perché ho tutti i tax return americani a riprova del fatto che le tasse già le pago.