Se in un ippodromo e fai una corposa scommessa su un cavallo, in una corsa dove ci sono diciamo dieci partenti, l'allibratore la deve comunque accettare; poi però inizia a farsi due conti...
Il cavallo da te scelto vince e deve pagare la vincita.
Il cavallo da te NON vince e deve pagare la vincita di uno degli altri nove partecipanti.
Ogni cavallo ha una quota diversa, in base alle possibilità effettive di vittoria.
Ci sarà un favorito che avrà una quota molto bassa che probabilmente raccogliere la maggioranza delle preferenze degli scommettitori e ci saranno estremi outsider con quota altissima ma con raccolta di scommesse bassissima o nulla.
Un equilibrio che si può rompere.
L'allibratore che ha accettato la tua scommessa si accorge che in base a quanto ha raccolto e a quanto dovrebbe pagarti in caso di vincita di essere fuori equilibrio... allora cosa fa ?!
Per non avere rischi, prende una parte di quanto giocato e gioca anche lui il cavallo da te scelto, da un altro allibratore.
Questo secondo allibratore farà la stessa cosa da un terzo allibratore ... ecc ... e si crea un
effetto a catena.
In caso di effettiva vittoria ti pagherà la vincita con la sua vincita e tratterrà le somme delle altre scommesse perdenti e viceversa in caso di tua perdita.
In assoluto non avrà un pieno guadagno... ma in caso di evento estremo, la tua grande vincita, finirà senza gravi perdite per lui.
Sui mercati finanziari avviene spesso la stessa cosa, in maniera analoga.
Chi vende/compra opzioni e derivati supporta la tua scelta-scommessa poi però non sta ad aspettare l'effettivo esito... si ricopre sul mercato.
Quando sul mercato cambiano le prospettive i market maker e le grandi banche d'affari vanno a regolarsi sul mercato diversamente.
sbaglio o è con questi meccanismi che è esplosa la bolla dei subprime nel 2007? L'immagine mi ha ricordato la scenta di "The big short" dove si vedono gli scommettotri scommettere sugli scommettitori degli scommettitori, ecc.