Detto questo chiaramente essere pulito al 100% e chiaramente difficile. Se poi uno vuole sboroneggiare e spendere infinito al giorno chiaro che non e sostenibile.
Finché comunque ti fai la spesa, più spese, ti paghi l’albergo etc cose normali comunque chi ti rompe?
Poi rimane anche il fatto che se te non possiedi fisicamente nulla di attaccabile, cosa prendono?
Casa affitto, macchina noleggio, soldi in banca assenti, wallet che forse e tuo vuoto e senza chiavi private. Cosa gli do.
Anche quando iniziano processi e indagini, lo fanno sempre nei confronti di chi ha sempre qualcosa da perdere. I primi sono sempre aziende e partite iva, i secondi chi ha una bella casa e una bella macchina. A chi ha isee e beni zero, cosa vuoi che facciano?
Il problema è proprio il cashout e ti compri la lambo, la casa, e qualche cagata apposta ricattabile.
Se invece finisci che sbocci facendo le vacanze sono comunque soldi evaporati, e se non hai niente di attaccabile boh. A cosa si attaccano? A niente.. non iniziano proprio perché non c’è niente di materialmente o fisicamente visibile e sequestrabile
Continua a sfuggirmi il punto sul perché sia difficile essere in regola: se si fa un cashout in un paese dove non ci tasse sulle plusvalenze e poi si rientra in Italia a distanza di anni tu hai già quei soldi sul tuo conto corrente, cosa possono dirti? Ma soprattutto perché dovrebbero mettersi ad analizzare i movimenti bancari degli anni passati di qualcuno che neanche viveva in Italia?
Facciamo un esempio ipotetico: cittadino italiano residente all'estero, si apre il conto svizzero che menzionava jack0m, Yuh, che quindi è già nel circuito europeo, fa cashout in un paese europeo senza tasse sulle plusvalenze, trasferisce i suoi soldi sul conto svizzero, rientra in Italia dopo qualche anno e compra una casa e una macchina, il tutto ovviamente dichiarando il suo conto estero. Quale sarebbe esattamente il problema legale in questa situazione? Io personalmente non ne vedo.
domanda spicciola:
Nel caso in cui io abbia un conto su Binance, e mi arrivino diverse volte crypto da altri indirizzi, attenzione non depositi $ convertiti in crypto, per poi inviarli ad altri indirizzi (quindi alla fine su binance rimane poco e niente) per l'ADE è sospetto?
Ci sono due problematiche sul non poter dichiarare e provare esattamente l'origine di fondi e ricchezza, qualsiasi sia la valuta di riferimento.
Uno è l'
aspetto fiscale e qui si possono fare molte considerazioni.
L'altro è l'aspetto
dell'antiriciclaggio, qui la strada si separa in vari rami:
poter dimostrare che i fondi sono propri e che lo sono sempre stati, ovvero poter dimostrare di non essere il prestanome di nessuno
poter dimostrare che sono fondi relativi a transazioni che non hanno nulla a che vedere con terrorismo, commercio illecito di armi da guerra, ecc.
ovvero che si tratta di fondi formatisi... per esempio dalla sola rivalutazione di bitcoin sulle valute
fiat di originepoter dimostrare le stesse cose dei punti di cui sopra, della valuta
fiat di origine e dell'operazione di origine e/o dimostrare che si tratta di bitcoin avuti da mining in proprio
Girare l'estero... complica la situazione, se si tratta di posti "civilizzati", poco si può fare a mio avviso:
https://uif.bancaditalia.it/sistema-antiriciclaggio/organizzazione-internazionale/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102Altro discorso è fare cash-out in un paese disgraziato e lì spendere i fondi non leciti ottenuti o in altri paesi ugualmente disgraziati.
I grandi riciclatori di denaro per far tornare indietro i soldi in maniera più pulita possibile, cercano di avviare attività di import - export,
con appunto paesi dove la legislazione e la corruzione è ampia... per operazioni simulate e/o gonfiate; ovvero cercano di trovare un giustificativo.
Questo implica
costituire persone giuridiche e società in paesi diversi, con legislazione diversa, in valute diverse, una cosa alla portata di pochi.