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Re: Un modello logistico del prezzo di Bitcoin
by
Plutosky
on 19/04/2025, 07:19:08 UTC
⭐ Merited by fillippone (3)


Sono perfettamente d'accordo con voi che sia più corretto confrontare BTC con l'oro piuttosto che con il dollaro per valutarne il suo effettivo valore. Allo stesso tempo però secondo me basarsi sul valore dell'oro può essere fuorviante in quanto dalla crisi del 2008 (quindi all'incirca dalla nascita di BTC) fino al 2020 secondo me il prezzo dell'oro è stato evidentemente "pilotato" al ribasso sui mercati internazionali.
Io non ho le competenze per spiegare le modalità con cui è stato ottenuto questo risultato, ma a me sembra abbastanza evidente che sia accaduto.
Negli anni 2015-2020 le banche centrali di Cina, India e Russia (e BRICS in generale) compravano oro a mani basse e in grandi quantità, allo stesso tempo la FED e la BCE stampavano monete fiat a ciclo continuo, ma il prezzo del metallo giallo sembrava non risentirne. E infatti è stato un decennio ottimale per fare incetta di oro fisico (oltre all'oro digitale). Nell'ultimo anno sembra che sia saltato il tappo che teneva sigillato il prezzo dell'oro.
Ma a mio modo di vedere i prezzi che vediamo adesso sono una semplice conseguenza della sottovalutazione dell'oro nel decennio 2010-2020.
E quello che ho evidenziato nel discorso di Plutosky secondo me deriva proprio dallo stesso motivo.
Nell'ultimo anno l'oro ha recuperato tutto quello che non aveva guadagnato in quel decennio.
Se qualcuno potesse dare una spiegazione più "tecnica" ed approfondita a questa mia sensazione ne sarei grato.


A volte i mercati manifestano squilibri "sotto traccia" che impiegano tempo per liberarsi a pieno, anche senza ipotizzare macchinazioni o manipolazioni.
Anche su bitcoin nel 2024, dopo l'approvazione degli ETF, c'erano segnali di una domanda ben superiore all'offerta ma abbiamo dovuto aspettare novembre per una vera partenza a missile. Serve tempo per vedere gli effetti di certe dinamiche. Sull'oro poi è tutto più lento.

Anche se nel nostro "gioco" abbiamo scelto l'oro e quindi con quello bisogna confrontarsi, credo che osservare XAU/USD sia sempre utile perchè è da lì che si capisce quanta domanda di sasso giallo c'è e gli effetti che questa può avere anche su BTC/XAU.

negli ultimi 50 anni l'oro ha avuto in almeno due occasioni pump "improvvisi" (improvvisi per le sue abitudini, quindi sempre di anni si parla) simili a quelli attuali dovuti al contesto economico generale, simile all'attuale:

1979-1981: crisi petrolifera, inflazione ufficiale usa al 13%, rivoluzione iraniana, guerra in Afghanistan, onda lunga della fine di Bretton Woods...
2011-2012: GFC, crisi del debito europeo, downgrade del debito USA...

Quello che è importante sottolineare è che, in entrambe le situazioni siamo poi crollati in un caso del 65% e nell'altro del 45%
Non erano in sostanza crescite sostenibili dovute a causa durevoli, ma temporanee e con una forte componente speculativa.



Non credo che a questo giro sarà molto diverso, anche se il crollo del 1981 fu dovuto alla cura da cavallo Volcker che portò i tassi al 20% (cosa impossibile oggi).

Accanto a questo, c'è la lenta, lentissima ma non per questo ignorabile scoperta di bitcoin come risk off asset. Ancora siamo anni luce lontani da quello che avremmo sperato, ma non si può far finta di non vedere che qualcosa sta cambiando. In mezzo a casini, guerre, dazi, borse in caduta...in un clima generale molto freddo e bearish siamo solo a -8.6% da inizio anno, dopo un 2024 con i fuochi d'artificio e con il resto del mercato crypto raso al suolo. Solo 4 anni fa sarebbe andata molto ma molto peggio.

Se questo non è un fuoco di paglia credo che ci sarà da divertirsi perchè identificarlo come risk off asset non solo lo riporta nell'habitat che gli compete ma lo rende molto più interessante per i portafogli gonfi che contano nella loro (stupida, secondo me) fissazione con il bisogno di diversificare.