Next scheduled rescrape ... never
Version 1
Last scraped
Scraped on 21/05/2025, 17:06:08 UTC
...
Questa cifra fa veramente paura, e un poco, diciamo per l'efficienza, mi dispiace che siano persi.
Non esiste alcun modo per rimetterli in circolo? So che sto dicendo una cavolata e che qualsiasi modo mette a repentaglio la neutralità di bitcoin. Chiedo perchè davvero mi pare uno spreco

Sono stati proposti degli Hard Fork per rimettere in circolo i bitcoin "presunti" di Satoshi ma tutto sommato nessuno si è stracciato le vesti per una proposta del genere. Che è obiettivamente dannosa e avrebbe di per se un effetto domino disastroso (immagina se tutti i btc non movimentati potrebbero essere mossi senza una firma del proprietario...nonostante abbiano un timelock o semplicemente bloccati per un motivo o un altro)
Qualsiasi idea simile dovrebbe essere evitata in tutti i modi perchè andrebbe ad invalidare le basi su cui si fonda bitcoin.
Penso che tutte le regole che "stravolgono" il protocollo, oltre a essere in molti casi delle scemenze, sono veri e propri HF che vanno a creare qualcos'altro lontano da bitcoin.
tu vorresti mai avere una proprietà che da un momento all'altro può essere reclamata da qualcuno solo perchè non l'hai movimentata per xx tempo ?
Ok ci sono i famosi prelievi dai conti dormienti ma infatti per questo esiste bitcoin Wink

Bisogna distinguere tra btc protetti solo direttamente da chiavi pubbliche o btc protetti dall'hash di una chiave pubblica (ricordo inoltre che se da un address di quest'ultimo tipo è già stata fatta una transazione, comunque ormai la chiave pubblica è nota).

Nel primo caso ( e molti btc di satoshi ricadono in questa categoria) quei bitcoin verranno sicuramente recuperati da chi per primo riuscirà ad assemblare un computer quantistico della potenza sufficiente. Immaginate 1 milione di btc a 500k dollari di valore l'uno, ovvero 500 miliardi di dollari di ricompensa per chi riesce per primo a utilizzare l'algoritmo quantistico (algoritmo che già esiste) per craccare la curva ellittica su cui per ora funziona bitcoin.
1 milione di bitcoin che ritornano sul mercato su magari 16 milioni di btc circolanti è tantissimo.

E non è questione di se, ma solo di quando, poi se sarà tra 10 anni o tra 25 poco importa, gli avanzamenti della tecnologia sono evidenti e la direzione è tracciata.

Prima di allora immagino che tutti i possessori di bitcoin saranno invitati a spostare i loro bitcoin su un nuovo tipo di address quantum resistente (sarà inevitabile).

Ricordo inoltre che avere i propri bitcoin su un indirizzo standard nel momento in cui gli algoritmi quantistici avranno il loro hardware per funzionare sarà come non averli, perchè per poterli spendere bisogna rendere visibile in mempool la chiave pubblica prima di veder confermata la propria transazione, e un eventuale attaccante potrà ricavare facilmente la chiave privata prima che la transazione stessa venga confermata.

Dal mio punto di vista quello sarà un passaggio molto delicato, che oggi magari avvertiamo come molto lontano ma potrebbe esserlo molto meno di quanto pensiamo.

Si dice spesso che il computer quantistico potrebbe essere un problema più per bitcoin che per altre strutture come quelle bancarie che si appoggiano sulla crittografia, poichè un ente centralizzato impiega un attimo a cambiare con una decisione  unilaterale la procedura di accesso, un sistema distribuito come bitcoin che deve mettere d'accordo molte persone per raggiungere un consenso e operare delle modifiche potrebbe sicuramente avere molti più problemi.
Original archived Re: BITCOIN PUMP!
Scraped on 21/05/2025, 17:01:10 UTC
...
Questa cifra fa veramente paura, e un poco, diciamo per l'efficienza, mi dispiace che siano persi.
Non esiste alcun modo per rimetterli in circolo? So che sto dicendo una cavolata e che qualsiasi modo mette a repentaglio la neutralità di bitcoin. Chiedo perchè davvero mi pare uno spreco

Sono stati proposti degli Hard Fork per rimettere in circolo i bitcoin "presunti" di Satoshi ma tutto sommato nessuno si è stracciato le vesti per una proposta del genere. Che è obiettivamente dannosa e avrebbe di per se un effetto domino disastroso (immagina se tutti i btc non movimentati potrebbero essere mossi senza una firma del proprietario...nonostante abbiano un timelock o semplicemente bloccati per un motivo o un altro)
Qualsiasi idea simile dovrebbe essere evitata in tutti i modi perchè andrebbe ad invalidare le basi su cui si fonda bitcoin.
Penso che tutte le regole che "stravolgono" il protocollo, oltre a essere in molti casi delle scemenze, sono veri e propri HF che vanno a creare qualcos'altro lontano da bitcoin.
tu vorresti mai avere una proprietà che da un momento all'altro può essere reclamata da qualcuno solo perchè non l'hai movimentata per xx tempo ?
Ok ci sono i famosi prelievi dai conti dormienti ma infatti per questo esiste bitcoin Wink

Bisogna distinguere tra btc protetti solo direttamente da chiavi pubbliche o btc protetti dall'hash di una chiave pubblica (ricordo inoltre che se da un address di quest'ultimo tipo è già stata fatta una transazione, comunque ormai la chiave pubblica è nota).

Nel primo caso ( e molti btc di satoshi ricadono in questa categoria) quei bitcoin verranno sicuramente recuperati da chi per primo riuscirà ad assemblare un computer quantistico della potenza sufficiente. Immaginate 1 milione di btc a 500k dollari di valore l'uno, ovvero 500 miliardi di dollari di ricompensa per chi riesce per primo a utilizzare l'algoritmo quantistico per craccare la curva ellittica su cui per ora funziona bitcoin.
1 milione di bitcoin che ritornano sul mercato su magari 16 milioni di btc circolanti è tantissimo.

E non è questione di se, ma solo di quando, poi se sarà tra 10 anni o tra 25 poco importa, gli avanzamenti della tecnologia sono evidenti e la direzione è tracciata.

Prima di allora immagino che tutti i possessori di bitcoin saranno invitati a spostare i loro bitcoin su un nuovo tipo di address quantum resistente (sarà inevitabile).

Ricordo inoltre che avere i propri bitcoin su un indirizzo standard nel momento in cui gli algoritmi quantistici avranno il loro hardware per funzionare sarà come non averli, perchè per poterli spendere bisogna rendere visibile in mempool la chiave pubblica prima di veder confermata la propria transazione, e un eventuale attaccante potrà ricavare facilmente la chiave privata prima che la transazione stessa venga confermata.

Dal mio punto di vista quello sarà un passaggio molto delicato, che oggi magari avvertiamo come molto lontano ma potrebbe esserlo molto meno di quanto pensiamo.

Si dice spesso che il computer quantistico potrebbe essere un problema più per bitcoin che per altre strutture come quelle bancarie che si appoggiano sulla crittografia, poichè un ente centralizzato impiega un attimo a cambiare con una decisione  unilaterale la procedura di accesso, un sistema distribuito come bitcoin che deve mettere d'accordo molte persone per raggiungere un consenso e operare delle modifiche potrebbe sicuramente avere molti più problemi.