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Edited on 06/07/2025, 14:43:11 UTC
1) conta la banca alla quale si appoggia l'exchange (quali sono quindi i migliori exchange da questo punto di vista?)

In base alla mia esperienza conta molto anche se la banca di partenza è in area SEPA o no.
Un bonifico in entrata dalle Bahamas non è uguale ad un bonifico dalla Germania.
Da exchange con banche d'appoggio in area sepa io recentemente ho fatto bonifici per importi medi (diciamo tra 1000 e 10000) e non ho avuto problemi anche senza avvisare nessuno nella mia banca.

exchange in area sepa credo siano ormai tutti i più grandi.
Rispetto al passato oggi la situazione è molto più semplice.

Domanda volutamente provocatoria, ne: a quel punto, ha senso fare cashout? Credo che a quel punto anche i venditori accetteranno bitcoin dato che la banca li accetta quindi non avrebbe senso convertire in fiat.

La conversione in fiat è necessaria per spendere: un conto sono exchange che fanno le banche un'altro è b. accettato ovunque come mezzo di pagamento.
Per la seconda cosa credo servirà molto più tempo.
Anche se qualcosa si sta muovendo (soprattutto in USA) passeranno anni prima di poter essere un MOE universalmente accettato.

Semmai, senza andare OT, la cosa importante è evidenziare che convertire non vuol dire per forza vendere.

Defi, ma se non piace il mondo decentralizzato anche Cefi, sono ormai realtà diffuse e consolidate.
Usare bitcoin come garanzia e generare un prestito fiat esentasse e senza obbligo di rimborso è possibile e praticabile.
Richiede un pò di attenzione e saggia gestione del rischio ma per me è la soluzione di gran lunga migliore.

Di "vendere bitcoin" a casa Plutosky non se ne parla. Di "spendere fiat grazie a bitcoin" invece si, eccome.


Se devo aspettare 10 anni (numero a caso) che tutti accettino bitcoin,
e magari io fra 10 anni saro' morto, che vantaggio avrei nell'aspettare?

Siccome io sono vivo adesso e voglio godermi la vita adesso,

Penso che sia un po' lo scopo di tutti alla fine, ovvero essere liberi di godersi la vita. accumulare lasciare tutto ad un figlio che magari poi brucia tutti i risparmi in pochi anni (rovinandosi la vita) ha poco senso).

[OT]
Siamo nel campo delle opinioni personale e della gestione delle proprie finanze, quindi si fa solo per parlare e tutte le opinioni sono legittime.
Ma qui non mi trovate d'accordo.

I bitcoin per me sono l'antitesi della speculazione: sono "ricchezza intergenerazionale" e sarei felicissimo, in punto di morte, di lasciarli a eredi (che abbiano ovviamente dimostrato di esserne meritevoli) o enti di beneficienza.
Non mi fraintendete: non sono un monaco tibetano, anche a me piace godermi la vita e anch'io mi tolgo grazie a b delle occasionali soddisfazioni di spesa.
Ma per me bitcoin corrisponde a quello che per una famiglia agiata rappresenta l'impresa di famiglia o la seconda casa.

Avete mai sentito un'imprenditore che dopo aver passato la vita a costruire un'azienda da zero voglia disfarsene prima di morire per "godersi la vita"?
Il creare qualcosa e vederlo crescere  è già quello una forma di godimento.
Costruire valore nel tempo per me è uno obiettivo esistenziale che dà molta più soddisfazione del consumismo più spicciolo.

La più grossa delusione in punto di morte per me sarebbe pensare che sono partito con zero e sono tornato a zero. O che sono partito con 100 e tornato a 100.
Mi sembrerebbe di aver vissuto invano.
La vita alla Conte Mascetti non fa proprio per me.

Credo che questo sia un retaggio culturale e forse anche generazionale, non essendo ahimé affatto giovane.
Ma credo che sia un grande insegnamento che ho ricevuto da Bitcoin, probabilmente il più grande di tutti
[/OT]
Version 2
Edited on 29/06/2025, 15:13:10 UTC
Domanda volutamente provocatoria, ne: a quel punto, ha senso fare cashout? Credo che a quel punto anche i venditori accetteranno bitcoin dato che la banca li accetta quindi non avrebbe senso convertire in fiat.

La conversione in fiat è necessaria per spendere: un conto sono exchange che fanno le banche un'altro è b. accettato ovunque come mezzo di pagamento.
Per la seconda cosa credo servirà molto più tempo.
Anche se qualcosa si sta muovendo (soprattutto in USA) passeranno anni prima di poter essere un MOE universalmente accettato.

Semmai, senza andare OT, la cosa importante è evidenziare che convertire non vuol dire per forza vendere.

Defi, ma se non piace il mondo decentralizzato anche Cefi, sono ormai realtà diffuse e consolidate.
Usare bitcoin come garanzia e generare un prestito fiat esentasse e senza obbligo di rimborso è possibile e praticabile.
Richiede un pò di attenzione e saggia gestione del rischio ma per me è la soluzione di gran lunga migliore.

Di "vendere bitcoin" a casa Plutosky non se ne parla. Di "spendere fiat grazie a bitcoin" invece si, eccome.


Se devo aspettare 10 anni (numero a caso) che tutti accettino bitcoin,
e magari io fra 10 anni saro' morto, che vantaggio avrei nell'aspettare?

Siccome io sono vivo adesso e voglio godermi la vita adesso,

Penso che sia un po' lo scopo di tutti alla fine, ovvero essere liberi di godersi la vita. accumulare lasciare tutto ad un figlio che magari poi brucia tutti i risparmi in pochi anni (rovinandosi la vita) ha poco senso).

[OT]
Siamo nel campo delle opinioni personale e della gestione delle proprie finanze, quindi si fa solo per parlare e tutte le opinioni sono legittime.
Ma qui non mi trovate d'accordo.

I bitcoin per me sono l'antitesi della speculazione: sono "ricchezza intergenerazionale" e sarei felicissimo, in punto di morte, di lasciarli a eredi (che abbiano ovviamente dimostrato di esserne meritevoli o enti di beneficienza.
Non mi fraintendete: non sono un monaco tibetano, anche a me piace godermi la vita e anch'io mi tolgo grazie a b delle occasionali soddisfazioni di spesa.
Ma per me bitcoin corrisponde a quello che per una famiglia agiata rappresenta l'impresa di famiglia o la seconda casa.

Avete mai sentito un'imprenditore che dopo aver passato la vita a costruire un'azienda da zero voglia disfarsene prima di morire per "godersi la vita"?
Il creare qualcosa è già quello una forma di godimento.
Costruire valore nel tempo per me è uno obiettivo esistenziale che dà molta più soddisfazione del consumismo più spicciolo.

La più grossa delusione in punto di morte per me sarebbe pensare che sono partito con zero e sono tornato a zero. O che sono partito con 100 e tornato a 100.
Mi sembrerebbe di aver vissuto invano.
La vita alla Conte Mascetti non fa proprio per me.

Credo che questo sia un retaggio culturale e forse anche generazionale, non essendo ahimé affatto giovane.
Ma credo che sia un grande insegnamento che ho ricevuto da Bitcoin, probabilmente il più grande di tutti
[/OT]
Version 1
Scraped on 29/06/2025, 14:48:23 UTC
Domanda volutamente provocatoria, ne: a quel punto, ha senso fare cashout? Credo che a quel punto anche i venditori accetteranno bitcoin dato che la banca li accetta quindi non avrebbe senso convertire in fiat.

La conversione in fiat è necessaria per spendere: un conto sono exchange che fanno le banche un'altro è b. accettato ovunque come mezzo di pagamento.
Per la seconda cosa credo servirà molto più tempo.
Anche se qualcosa si sta muovendo (soprattutto in USA) passeranno anni prima di poter essere un MOE universalmente accettato.

Semmai, senza andare OT, la cosa importante è evidenziare che convertire non vuol dire per forza vendere.

Defi, ma se non piace il mondo decentralizzato anche Cefi, sono ormai realtà diffuse e consolidate.
Usare bitcoin come garanzia e generare un prestito fiat esentasse e senza obbligo di rimborso è possibile e praticabile.
Richiede un pò di attenzione e saggia gestione del rischio ma per me è la soluzione di gran lunga migliore.

Di "vendere bitcoin" a casa Plutosky non se ne parla. Di "spendere fiat grazie a bitcoin" invece si, eccome.

Penso che sia un po' lo scopo di tutti alla fine, ovvero essere liberi di godersi la vita. accumulare lasciare tutto ad un figlio che magari poi brucia tutti i risparmi in pochi anni (rovinandosi la vita) ha poco senso).
Original archived Re: banche che non accettano i bonifici (rilevanti) da exchange
Scraped on 29/06/2025, 14:43:33 UTC
Domanda volutamente provocatoria, ne: a quel punto, ha senso fare cashout? Credo che a quel punto anche i venditori accetteranno bitcoin dato che la banca li accetta quindi non avrebbe senso convertire in fiat.

La conversione in fiat è necessaria per spendere: un conto sono exchange che fanno le banche un'altro è b. accettato ovunque come mezzo di pagamento.
Per la seconda cosa credo servirà molto più tempo.
Anche se qualcosa si sta muovendo (soprattutto in USA) passeranno anni prima di poter essere un MOE universalmente accettato.

Semmai, senza andare OT, la cosa importante è evidenziare che convertire non vuol dire per forza vendere.

Defi, ma se non piace il mondo decentralizzato anche Cefi, sono ormai realtà diffuse e consolidate.
Usare bitcoin come garanzia e generare un prestito fiat esentasse e senza obbligo di rimborso è possibile e praticabile.
Richiede un pò di attenzione e saggia gestione del rischio ma per me è la soluzione di gran lunga migliore.

Di "vendere bitcoin" a casa Plutosky non se ne parla. Di "spendere fiat grazie a bitcoin" invece si, eccome.