semplicemente rallenterà la rete nel senso che ogni 100 blocchi ne avremo 51 vuoti e 49 "normali"
Non proprio, se l'attaccante iniziasse fin da subito con la sua strategia, senza aspettare 3 mesi, dopo un po' di tempo avremmo una catena formata da 51 blocchi consecutivi vuoti dell'attaccante ed una o più catene prodotte dal resto della rete (che non è formata da alleati ma da entità in competizione). Per esempio, alla produzione del secondo blocco "fork" dell'attaccante, alcuni software mining potrebbero decidere di iniziare a minare partendo dal blocco dell'attaccante invece che dalla catena formata dalla rete "onesta", a questo punto si verrebbe a creare una situazione in cui:
- l'attaccante, pefettamente consapevole di ciò che sta facendo, continua ad avere il 51% dell'hash e a produrre i suoi blocchi consecutivi ignorando gli altri
- alcuni software mining onesti, non riconoscendo la presenza di un attaccante, sprecano inconsapevolmente il proprio hash rate provando a minare blocchi che partono dalla catena più lunga, cioé il fork dell'attaccante
- il resto della rete che continua a minare la catena "onesta" ma con un hash rate ancora minore del 49% a causa dell'assenza dei minatori del secondo punto.
I software di mining, senza un intervento umano, inizierebbero piano piano a minare tutti quanti sulla catena dell'attaccante
(anche se i loro eventuali blocchi verrebbero puntualmente ignorati dall'attaccante stesso) che con l'andare del tempo tenderà a diventare la più lunga
rispetto alla catena onesta.
Quanto impiegherebbero i minatori ad accorgersi dell'attacco e organizzarsi per escludere l'attaccante? Tenuto conto che un software di mining può legittimamente minare un blocco e assegnare la coinbase a qualsiasi chiave pubblica disponibile (cioè quasi infinite), come si fa ad escludere l'attaccante ed evitare che una volta escluso questo non ricominci con una chiave pubblica diversa?