Ok, allora il Legislatore può stabilire a priori che sono all'estero?
Non mi sembra, mi sembra più plausibile dire che visto che ne ho io le chiavi...wallet, carta, lasciamo stare l'aspetto tecnico, ...sono dove sono io, sono con me.
Se sono dove sono io, residente italiano non sono all'estero, oppure qualcuno deve dimostrare che sono all'estero.
Rimane l'altro obbligo...attività finanziaria che ho scritto sopra.
Perdonami ma continuo a non seguire: il legislatore come può sapere che tu hai dei BTC? Al massimo si possono vedere i bonifici in uscita dal proprio conto bancario personale che vanno agli exchange, ma poi io potrei aver comprato 1, 10, 100 o 1000 BTC (magari

) e averli regalati in beneficienza, che ne sanno loro? Continuo a non capire come si possa essere inequivocabilmente collegati a uno specifico address: il fatto che io mandi fondi ad un address non significa che sia mio.
Ammettendo che tu abbia acquistato bitcoin o altcoin su un exchange tipo kraken, quindi in europa, mi aspetto che domani lo stato Italiano possa richiedere le operazioni che hai fatto, quindi conti alla mano capire cosa possiedi o cosa no.
Considera che al momento è utopia, ma visto che le verifiche fiscali si possono fare anche anni indietro magari tra 5 ci troviamo a pagare per oggi.
Provo a immaginarlo così, ma rimango nella stessa situazione di molti altri,
compilare il riquadro RW con il valore di tutte le coin al 31/12/2017?
Non dichiarare niente in quanto sotto i 51k?
Domanda per i più sgamati, cosa si paga sul riquadro rw?