Non stavo parlando del caso Italia, dove come già detto ritengo la bancarotta inevitabile (mi si convinca del contrario, numeri alla mano...), ma del concetto di rientrare da un indebitamento in generale. Alcuni stati lo stanno facendo.
Secondo me è una concezione sbagliata che farà danni, ma l'alternativa sarebbero le finanziarie lacrime e sangue alla Monti
No, l'unica alternativa seria è fare un bagno di realtà: riconoscere che lo stato è insolvente, ripudiando il debito.
Questa inversione della colpa, che a volte si sente ripetere quando si viene a sapere di qualche nuovo scam, l'ho sempre trovata inaccettabile e criminogena: quando ci sono un truffatore e un truffato, o un rapinatore e un rapinato, la colpa è sempre del primo, non di chi si è fatto truffare/rapinare, che rimane la vera vittima. E che ha tutte le ragioni per pretendere che venga fatta giustizia.
La colpa sarà anche del ladro, ma se esco di casa e lascio la porta d'ingresso spalancata prima di tutto me la prendo con me stesso nel caso in cui venissi svaligiato. Anche un carabiniere ti considererebbe un fessacchiotto mentre sporgi denuncia: fare affidamento sull'onestà degli altri almeno nella nostra società porta solo a prendere batoste.
il problema, come già scritto sopra, è che non è possibile scindere le banche dal tessuto economico produttivo, visto che le imprese ad oggi hanno ancora bisogno delle banche per ottenere finanziamenti
Bah. In questi anni le banche non hanno prestato un tubo a tantissime imprese e moltissime imprese si autofinanziano. Non essendo indebitate non rischiano alcun fallimento.
Viviamo in un'economia drogata. Quando crollerà tutto ci sarà senz'altro uno scossone, ma farà solo un gran bene visto in ottica di lungo periodo.