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Showing 20 of 69 results by Wrib
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Re: FIRE - Financial Independence, Retire Early
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Wrib
on 25/07/2025, 12:49:34 UTC
⭐ Merited by babo (1)
...
io non sto bene in italia, ogni anno va sempre peggio, devo arrabattarmi a fare quadrare i conti con le skills che ho e con l'alta formazione che ho
a una certam nel 2015 ho deciso di mandare lavorativamente tutti a cagre e ho detto stop

non e' facile, e' un salto nel buio.. io lo faccio PERCHE HO LE PALLE di farlo .. magari altri no, magari altri si accontentano di leccare la suola delle scarpe del padrone o di mangiare le briciole che dcadono dalla tavola del padrone

io no.. io non mi piego, io non metto mai il ginocchio a terra per nessuno.. io NON CHIEDO FAVORI

quello che ho, quello che sono lo devo solo alla MIA DURA FATICA, alle notti universitarie dopo essermi sfondato il culo 8h di lavoro studiavo altrettante 8h

e per l'italia questo conta? un cazzo

...

Ragioniamo da un punto di vista filosofico sul fatto che NON CHIEDI FAVORI, HAI LE PALLE, NON TI METTI IN GINOCCHIO PER NESSUNO ecc.

Il fatto di poter o meno farlo (non chiedere favori, non mettersi in ginocchio ecc) non dipende da te ma dall'ambiente esterno in cui ti trovi. L'ambiente esterno è il pianeta non l'Italia ovviamente.

Quindi se in Italia restando su un piano puramente teorico non si può "fare veramente strada nel lavoro" senza chiedere favori, senza mettersi in ginocchio, ecc tu giustamente hai valutato l'intero ambiente esterno e sei andato all'estero dove ti è invece concesso.

Se ragionando per assurdo tutti gli stati del mondo fossero come l'Italia ti troveresti in un ambiente esterno che non ti permette di NON CHIEDERE FAVORI, DI NON METTERTI IN GINOCCHIO, ecc

Palle o meno non potresti farlo.
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Re: Rivalutazione cripto-attività 2025
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Wrib
on 24/07/2025, 08:56:41 UTC
La gente, guarda non tocchiamo questo tasto Giorgio. Con certa gente non puoi semplicemente ragionare, devi pensare come loro o sei fuori dal gregge
Sai quanto sono stata criticata in passato per non aver voluto figliare e per non volermi sposare col rito civile? Una marea
Motivo, non sono come loro e questo li spaventa.

Non ho idea del periodo a cui risale questo passato in cui sei stata criticata, ma direi che oggi stiamo andando nella direzione opposta ovvero natalità in costante decremento, quindi oggi e sempre meno in futuro scelte come la tua saranno sempre meno criticate da un "gregge che fa figli" dato che tale gregge non esiste più.

Senza voler esprimere giudizi nel merito vorrei solo riportare una considerazione curiosa.

Nei social network si leggono una marea di post/meme di persone tra i 25 e i 40 anni che recitano più o meno così: "mentre tutti i miei coetanei sono impegnati a sposarsi e fare figli io sono impegnato a fare la tal cosa". Dove la tal cosa è qualcosa di vagamente infantile oppure del tutto "frivolo", nell'intento di fare autoironia e allo stesso tempo dipingendosi come parte di una minoranza "fuori dal gregge". In realtà dati alla mano sta diventando questa situzione "il gregge".

Questi post avevano un senso malapena 15 anni fa, quando forse chi non era impegnato a perseguire "il percorso tradizionale" era ancora in minoranza. Oggi sono abbastanza ridicoli (non ridicola la scelta di vita, ridicoli questi meme) perchè in realtà la maggioranza non fa figli o al massimo uno.
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Re: FIRE - Financial Independence, Retire Early
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Wrib
on 22/07/2025, 07:40:46 UTC
Anche se in Italia si parlasse di FIRE a livello mainstream non cambierebbe molto, in Italia, andare in FIRE in modo diciamo convenzionale è impossibile.

*************************************** IPOTESI AVETE 25 ANNI E SIETE GIA' ESPERTI DI FINANZA ************************************
Avete 25 anni e iniziate a lavorare, prendete 1500-2000 euro al mese. Riuscite a risparmiare 500 euro al mese. Volete andare in FIRE a 55 anni, ovvero 10-15 anni prima della pensione INPS. Sono quindi 30 anni di investimenti davanti a voi. Col tempo guadadgerete di più ma il vostro risparmio resterà costante per via di famiglia figli ecc.


Prendiamo un sito a caso che ci calcola l'interesse composto:

https://davideberti.it/calcolatore-di-interesse-composto

Mettete capitale iniziale zero, 30 anni di durata, aggiunte mensili di 500 euro e lasciamo la stima di default del 7% annuo (di un "convenzionale" portafoglio azionario/obbligazionario con minimo 60% azioni).

Tra 30 anni avrete 606 mila euro circa, che al netto dell'inflazione varranno in realtà molto meno del valore che gli attribuite oggi (poco più della metà con inflazione stimata al 2%). Avendo lavorato più di 20 anni a 67 anni vi verrà data una pensione minima, e ipotizziamo che abbiate fin da subito versato il vostro TFR in un fondo pensione con profilo aggressivo che in decenni avrà maturato molti interessi, quindi tra pensione minima e integrazione avrete una pensione relativamente dignitosa a 67 anni.

Il vostro FIRE arriverà a 55 anni e vi regalerà circa 12 anni in più di libertà dal lavoro, dovete però sopravvivere quei 12 anni con  606 mila euro che hanno il potere di acquisto di 350mila euro di oggi.

**********************************************************************************************************************************


Quella appena vista è un'ipotesi tutto sommato fortunata (e i calcoli ci dimostrano come non sia per niente fortuanta), fortunata perchè a 25 anni sapete già come gestire i vostri risparmi, ogni altra ipotesi con "stipendio normale italiano" in cui sognate il FIRE scoprendolo a 30, 35, 40 anni non vi porterà mai al FIRE, vi porterà semplicemente ad essere benestanti quando arriverà la pensione tradizionale dell'INPS.


In Italia il FIRE puro funziona soltanto:

1)per quella piccola fetta della popolazione che facendo carriera o avviando una propria attività riesce a guadagnare molto

2)per chi utilizza "asset non convenzionali" come bitcoin che a fronte di alti rischi possono dare alti rendimenti



La via "convenzionale" migliore per andare in FIRE in Italia è andare a lavorare all'estero da giovani, fare tanti soldi, spendere pochissimo negli anni all'estero, e tornare in Italia dove la vita costa meno con un capitale già avviato.
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Re: Cosa ne farai dei tuoi bitcoin una volta che diventerai anziano?
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Wrib
on 09/07/2025, 10:34:47 UTC
⭐ Merited by fillippone (3)
Così non può funzionare, affinché possa funzionare bisogna DIMOSTRARE di vivere una vita normale e MOSTRARE che il valore delle cose e della vita comporta sacrifici, perseveranza e dare il primo esempio di rettitudine SENZA chiaramente mai far capire quanto realmente si è ricchi (se lo si è)

Altrimenti non ha senso.

Ovvio che se vivi in una mega villa con piscina, e giri in lambo cazzo vuoi dire ai tuoi figli? Non ha senso.
Il tuo discorso mi sembra alquanto semplicistico: bitcoin a parte, se uno si fa un mazzo tanto e crea un qualcosa di successo perché mai dovrebbe vivere come una persona qualunque se vuole togliersi degli sfizi? Sempre per quotare qualcuno famoso c'è la famosa frase di Shaquille O'Neal, "We ain't rich. I'm rich". Lui è diventato un campione ed è pure un ottimo businessman, perché mai dovrebbe limitarsi se non ne ha necessità? Ai suoi figli ha appunto detto che loro non sono ricchi, lui lo è, e ha fatto benissimo perché è il perfetto esempio che col duro lavoro si ottengono risultati. Io non vedo nulla di male nel dare una vita più agiata ai figli quando uno se lo può permettere ma poi, mentre crescono gli si spiega un po' di cose. Se potessi inviarli a studiare nelle migliori scuole del mondo, tanto per fare un esempio, lo farei, perché mai dovrei mandarli all'istituto professionale? Per far finta di non avere soldi?

Dico la mia sull'argomento.

Se diventassi improvvisamente "ricco" farei questo uso dei soldi.

Non mi metterei a comprare cose "cliché da ricchi", il banale lusso diciamo, perchè sinceramente non mi cambierebbe nulla come valore aggiunto e divertimento aggiunto alla mia vita.

Perchè comprarmi un'auto di lusso/sportiva (o una moto) se non sono veramente appassionato di ciò? Per fare vedere che sono ricco?

Perchè comprarmi un orologio di lusso (se non sono veramente appassionato di ciò) ? E via dicendo per tante altre cose.

La prima ricchezza sarebbe non aver più bisogno di lavorare e potermi dedicare tutto il giorno ai miei hobby e passioni, alcune sportive. Magari spenderei parecchi soldi in attrezzature sportive relativà all'attività che amo, quindi di fatto non dimostrerei a nessuno di essere ricco perchè non se la caga nessuno come cosa, ma sarebbe una spesa in una cosa di cui sono genuinamente appassionato. Essendo anche un po' nerd spenderei sicuramente una certa quantità di soldi per un pc all'ultimo grido. Ma sempre limitandomi a cose per cui nutro interesse, non mi metterei mai a spendere a caso in cose e oggetti che non danno alcun vero valore aggiunto al mio divertimento.

Il discorso di far studiare i figli in una scuola prestigiosa (sempre che abbiano voglia di studiare) invece che in una scuola professionale invece non è questione di "osteggiare ricchezza", mi pare invece una cosa saggia: se posso permettermi di far studiare mio figlio in una scuola migliore è giusto farlo perchè non si tratta di "frivolezze" ma di una cosa concreta, un investimento. Ci sta insegnare ai figli a non buttare i soldi in cose di poco conto, ma l'istruzione non è una sciocchezza ma una cosa su cui vale la pena investire se si ha la possibilità economica di farlo.
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Re: FIRE - Financial Independence, Retire Early
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Wrib
on 18/06/2025, 12:04:07 UTC
⭐ Merited by fillippone (3)

Per come la vedo io, trading ed “investimento” si differenziano solo per l’holding period.
Faccio trading? Orizzonte breve.
Faccio investimento? Orizzonte a lungo termine.


Sono d'accordo e mi permetto di aggiungere le motivazioni di fondo dietro questa distinzione.

Il trader compra e rivende indovinando (o cercando di indovinare) i massimi e minimi locali in un certo orizzonte temporale relativamente breve, cerca di prevedere crisi o boom inaspettati del mercato o singole azioni ecc ecc. Il trader è "lo smanettone" della finanza e personalmente non ho idea di come facciano a indovinare.

Invece se investi sei fiducioso che sul lungo periodo l'economia mondiale nel suo complesso cresca, tale crescita si rifletterà sul valore finanziario delle principali aziende mondiali nel loro aggregato. L'investitore è quindi un paziente ottimista che fa buy and hold sul lungo periodo, sovente usando etf che replicano indici differenziati.

Con bitcoin credo valga la stessa cosa: senza saper ne leggere ne scrivere direi fate buy and hold e state lontani dalla frenesia del vendere e comprare su massimi e minimi locali.
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Internet anonima di default - what if
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Wrib
on 05/06/2025, 13:30:12 UTC
⭐ Merited by babo (1)
Internet si basa sul protocollo base IP e tutta una serie di protocolli che si poggiano sopra di esso in uno stack. (es. HTTPS/TCP/IP).

IP non è stato creato con in mente la privacy dei singoli nodi, infatti ancora oggi tramite indirizzo IP e un ISP collaborativo si può risalire all'identità dell'utente della rete.

Per avere privacy occorre usare soluzioni on top, come TOR, ma tali soluzioni introducono...lentezza aggiuntiva.

Si sarebbe potuto progettare IP in modo diverso fin dall'inzio avendo la privacy degli utenti tra i requisiti iniziali? Era pensabile un'altra architettura che intrinsecamente e di default non svelasse le identità dei partecipanti alla rete?
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Re: Dibattito rimozione limite OP_RETURN - Bitcoin Core rimuoverà il limite?
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Wrib
on 09/05/2025, 10:37:23 UTC
⭐ Merited by babo (1)
Sembra che bitcoin core voglia rimuovere il limite di 80 byte per i dati in OP_RETURN. E' vero? Non aumenterà lo spam e la dimensione della blockchain?

A naso mi sembra una cosa molto grave. Sarà un hardfork, i nodi con una versione bitcoin core più vecchia rifiuteranno i nuovi blocchi?

Cosa ne pensate?

https://atlas21.com/it/controversia-su-bitcoin-core-il-dibattito-sulla-rimozione-dei-limiti-op_return/

https://www.criptovaluta.it/115227/bitcoin-opreturn-cosa-guida

https://www.bitget.com/it/news/detail/12560604740575

https://news.bitcoin.com/it/op_return-conflitto-ocean-mining-accusa-gli-sviluppatori-core-di-collusione-per-riempire-bitcoin-di-spam/

Nel frattempo mi autorispono perchè ho approfondito un po' la questione.

No, non sarebbe un fork hard o soft che sia. La dimensione del campo OP_RETURN è già oggi potenzialmente senza limiti. Il limite di questi 83 byte è una regola di mempool, semplicemente i nodi non propagano ad altri nodi richieste di transazioni in cui ci sono dati in OP_RETURN che superano tale limite.

Come ha scritto Plutosky, adesso per scrivere dati maggiori di 83 byte (o 80 non ho capito  Grin ?) si passa principalmente per due strade:

1) accrocchi con firme e transazioni (come script complessi, transazioni con output fittizi, dati scritti in output spendibili..) che non risulterebbero nemmeno prunabili a differenza di quanto in OP_RETURN

2) contatto diretto con un miner, se bypasso la propagazione p2p tra i vari nodi (che rifiuterebbero OP_RETURN > 83byte) e invio direttamente la richiesta ad un miner con un canale fuori standard (e il miner è d'accordo) già oggi si può inserire valori in OP_RETURN > 83byte

A sto punto la logica dei dev è: permettiamo ai nodi di propagare transazioni con OP_RETURN > 83byte tanto sono peggio i workaround, specie il punto 1.

Perchè non viola il consenso e non ci sarebbe nessun fork? Perchè già oggi una transazione con OP_RETURN > 83byte se inclusa in un blocco non verrebbe rifiutata a meno che ovviamente il size limit dell'intero blocco non superi il valore concesso. Quindi no, non avremo blocchi potenzialmente più grandi. (se ho capito male qualcosa correggettemi)
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Topic OP
Dibattito rimozione limite OP_RETURN - Bitcoin Core rimuoverà il limite?
by
Wrib
on 07/05/2025, 10:30:35 UTC
⭐ Merited by fillippone (3)
Sembra che bitcoin core voglia rimuovere il limite di 80 byte per i dati in OP_RETURN. E' vero? Non aumenterà lo spam e la dimensione della blockchain?

A naso mi sembra una cosa molto grave. Sarà un hardfork, i nodi con una versione bitcoin core più vecchia rifiuteranno i nuovi blocchi?

Cosa ne pensate?

https://atlas21.com/it/controversia-su-bitcoin-core-il-dibattito-sulla-rimozione-dei-limiti-op_return/

https://www.criptovaluta.it/115227/bitcoin-opreturn-cosa-guida

https://www.bitget.com/it/news/detail/12560604740575

https://news.bitcoin.com/it/op_return-conflitto-ocean-mining-accusa-gli-sviluppatori-core-di-collusione-per-riempire-bitcoin-di-spam/
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Re: Nuovi sviluppi protocollo bitcoin: covenant e canali multipli Lightning Network
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Wrib
on 24/03/2025, 07:50:37 UTC
Grazie a tutti per gli interventi.

Mi è venuto in mente un altro argomento di possibili sviluppi futuri di cui ho sentito parlare in questi ultimi anni:

Cross-input signature aggregation (CISA)

Qualcuno sa darmi qualche descrizione tecnica a riguardo? Se ho capito bene è un'ottimizzazione delle firme ma non ho capito in che termini e non ho capito se ha a che fare con l'argomento lightning network o se si tratterebbe di migliorie di cui gioverebbe solo l'aspetto onchain di bitcoin.
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Nuovi sviluppi protocollo bitcoin: covenant e canali multipli Lightning Network
by
Wrib
on 21/03/2025, 16:01:47 UTC
⭐ Merited by fillippone (5) ,bitbollo (2)
Apro questo post per fare chiarezza sull'argomento covenant e canali multipli Lightning Network.

Non sarò io a fare chiarezza  Grin

Ho una conoscenza molto superficiale di queste cose che bollono in pentola, non ho fatto nessun approfondimento tecnico personale. Ho solamente letto e ascoltato qualche articolo/podcast generalisti (molti dei quali con la voce di Zucco) che citavano l'argomento. Faccio un breve sunto di quel poco che ho intercettato ad un livello molto superficiale, invoco quindi ogni esperto del forum per portare approfondimenti di qualsiasi livello, anche molto tecnici mi farebbero piacere.

Ci troviamo di fonte ad un problema nel Lightning Network, al momento i canali che si aprono sono solo tra due parti, quindi il routing tra canali avviene al momento tra chi ha un canale in comune con qualcuno con cui ha un canale in comune con qualcuno che ha un canale in comune con colui con cui devi transare. La ricerca di un percorso di routing avviene tra canali che coinvolgono ognuno due persone.
(Fin qui è corretto? Ho capito male?)

Si vorrebbe creare canali tra più di due parti. Per farlo ci sarebbero due modalità:

1)una "brutta" e non elegante da sviluppare in cui bitcoin resta così com'è
2)una "bella" in cui si modifica bitcoin introducendo i covenant per predisporre un approccio elegante a questi canali multipli nel Lightning Network

I problemi dei covenant sono i seguenti:

1) intanto servirebbe un softfork con gran parte della community da mettere d'accordo e vista la crescente decentralizzazione di bitcoin, non sembra una cosa così scontata da poter realizzare
2) dato che i covenant potrebbero portare comportamenti collaterali imprevisti (per esempio sembra che diminuirebbero la privacy dei singoli coin, si potrebbero marchiare certi coin per sempre rendendoli meno fungibili) non è ancora chiaro se potrebbe valerne la pena tra pro e contro
3) ci sono vari covenant proposti e non è chiaro quale sia il migliore, per lo meno non a me Grin

Qualcuno sa dipanare i miei dubbi e eventualmente correggere cavolate che ho scritto?
Tra i vari covenant ci sono CTV, CheckTXHASH, altri ? Negli anni passati avevo sentito parlare di anyprevout (APO) è pure lui un covenant o è un'altro argomento?
La versione "brutta" per fare canali multipli come si svilupperebbe dal punto di vista informatico?




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Re: GDF, individuato trader con oltre 270 milioni
by
Wrib
on 18/03/2025, 13:32:28 UTC

Beh, ad esempio seguire twitter ti fa sapere che Jameson Lopp è impazzito e vorrebbe bruciare tutti i bitcoin di Satoshi per proteggerli dal Computer quantistico.
Se sei un hodler, comunque queste cose ti toccano.
Senz'altro sono una fonte di conoscenza, fondamentale (la conoscenza) per porti in maniera critica.


Non solo "quelli di Satoshi":
https://blog.lopp.net/against-quantum-recovery-of-bitcoin/

Ipotizza nel caso in cui i computer quantistici diventassero una minaccia: dare una dead line agli utenti per spostare i loro fondi da indirizzi non sicuri a nuovi indirizzi sicuri, superata la deadline tutti gli indirizzi old non quantum safe non potranno più transare..

Domanda per esperti, un indirizzo attuale dal quale non sono mai partite transazioni in uscita è considerato quantum safe?
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Re: Valore timestamp prossimo blocco, dubbi e curiosità varie
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Wrib
on 17/03/2025, 13:33:13 UTC
Poi mi viene da pensare al caso di un "inverno del mining", immaginiamo l'evento estremo in cui il mining viene bannato in contemporanea in alcune nazioni del mondo, ma in modo repressivo andando proprio a sequestrare i datacenter senza permettergli di dislocare in altri luoghi del mondo la loro potenza di calcolo. L'inverno del mining durerà fino al raggungimento del blocco di fine epoca quando verrà riaggiustata al ribasso la difficoltà del mining.

Ci troveremo con una difficoltà elevata e una potenza globale di calcolo non sufficiente per creare un blocco ogni 10 minuti, probabilmente un nuovo blocco verrà creato mediamente ogni 20 minuti. Ma estremizziamo l'esempio e immaginiamo che un nuovo blocco in questo "inverno del mining" venga creato ogni 3 ore.

In questo caso penso di aver capito perchè il "network adjusted time" è basato su dati locali e non su dati onchain. Se fosse basato sul timestamp dell'ultimo blocco valido non si potrebbe più creare un blocco valido perchè il timestamp non sarebbe mai entro le 2 ore dall'ultimo. Ma essendo basato sui local time delle macchine non c'è questo problema.

Ho detto qualche inesattezza nel provare a ricostruire il maccanismo? Qualcuno ha delle considerazione/dubbi/curiosità ulteriori rispetto questo argomento? Grazie a tutti coloro che parteciperanno alla discussione Smiley

Secondo me questa regola non impedisce affatto la creazione di un blocco ongi tre ore.
Dice solamente che quando un blocco viene minato il timestamp non deve essere superiore a due ore del "netwokr adjusted time", ovvero del tempo medio del network in quel momento. Il timestamp dell'ultimo blocco, a questo fine, non conta (ovviamente conta per la regola del tempo medio degli ultimi 11 bloccchi).


Forse sono stato un po' contorto, leggendo la tua precisazione confermo che stiamo dicendo la stessa cosa.

Intendevo proprio dire che si è scelto (per calcolare il "network adjusted time") il time locale del network e non il timestamp dell'ultimo blocco per permettere che un blocco venga creato ogni 3 ore in caso di inverno del mining. Se si fosse scelto il time dell'ultimo blocco on chain, nel caso assurdo di inverno in cui un blocco viene trovato in 3 ore la rete si fermerebbe.
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Re: Valore timestamp prossimo blocco, dubbi e curiosità varie
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Wrib
on 11/03/2025, 15:45:02 UTC
⭐ Merited by fillippone (3)
Da quel che ricordo quando studiai il processo: i blocchi già verificati ed accettati dalla rete non subiscono più ricontrolli e non sono sottoposti alla regola local time +2, sono considerati immutabili, giustamente. Poi quando un nodo riceve un nuovo blocco viene verificato il timestamp che non abbia ad esempio una data antecedente il precedente e ne verifica il localtime+2 ma solo su questo non sui precedenti.


Grazie per l'intervento!

Si diciamo che questo mi è chiaro come concetto generale. Quello che mi chiedevo era in termini informatici come avviene esattamente la distinzione tra blocchi per i quali questa regola "offchain" non va più riverificata e l'ultimo blocco per il quale va verificata. Ma come ha scritto gbianchi bisognerebbe guardare il codice sorgente..
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Re: Valore timestamp prossimo blocco, dubbi e curiosità varie
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Wrib
on 11/03/2025, 11:19:44 UTC
⭐ Merited by fillippone (3)
Per generalizzare un po', e' il motivo per il quale sono sempre stato MOLTO scettico sugli oracoli.

Introdurre nel meccanismo di consenso "decisioni" che non sono endogene alla blockchain,
costringe ad avere valori controllati una sola volta in fase di scrittura e poi presi per buoni per sempre.

il concetto di oracolo e' estremamente nocivo per la congruita' del consenso.
Fortunatamente, pare sia un concetto definitivamente passato di moda Smiley


Eh mi hai proprio sbloccato un ricordo..si parlava di oracoli per varie cose tipo scommesse pagate automaticamente e addirittura di "assasination markets".

Per quel che mi riguarda ciò che sta scritto nella blockchain, rispetta le regole di consenso, e ha un numero ragionevole di blocchi successivi, è una sorta di informazione "verità matematica". Le informazioni che arrivano dall'esterno della chain sono soggette a manipolazione umana, come gli oracoli, ma anche il concetto di tracciare prodotti su una blockchain..

Comunque questa regola del "local time dei nodi vicini +2 ore" per l'ultimo blocco penso di aver capito che sia una regola tutto sommato buona per evitare di scrivere timestamp troppo assurdi partendo dal presupposto che il timestamp di un blocco non sarà mai un tempo perfetto ma un'indicazione di massima. Immagino che se per assurdo tutti i nodi vicini a chi ha appena propagato un nuovo blocco avessero il localtime sballato di 10 ore nel futuro si potrebbe inserire un timestamp sballato di diverse ore, ma va bene così perchè è una situazione talmente rara e allo stesso insignificante per la validità della chain (ci si terrebbe quel timestamp assurdo e pazienza).
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Re: Valore timestamp prossimo blocco, dubbi e curiosità varie
by
Wrib
on 11/03/2025, 08:55:51 UTC
⭐ Merited by fillippone (3)

La risposta te la sei gia' scritta.

Non e' una vera regola di consenso, ma e' solo una regola per la scrittura del prossimo blocco.

Le regole di consenso possono essere ricalcolate da chiunque in qualsiasi momento e desunte dai soli dati della blockachain.

Questa invece e' logicamente simile al campo timelock, ossia una regola che non permette di scrivere il blocco prima di un certo momento, ma poi non viene piu' riverificata da nessuno.

Da un punto di vista formale non e' elegantissimo, perche' introduce implicitamente due livelli di controllo di consenso:
uno "hard", ossia  il consenso verificabile sempre e comunque da tutti, e uno "soft", ossia verificabile sono in sede di
trasferimento del prossimo blocco dalla mempool alla blockchain.

Ma direi che la comodita' che introduce e' superiore alla perdita di eleganza.



Grazie per la risposta.

C'è una cosa che non mi è chiara.

La mempool è un buffer di richieste di transazioni, il miner sceglie tra questo buffer quali transazioni utilizzare per la costruzione del prossimo blocco. Se il miner è il primo a costruire un blocco valido quindi lo invia alla rete. Come si realizza, per il resto dei nodi, la discriminante informatica tra "nodi già validati per i quali non applico la regola del local time + 2 ore" e ultimo nodo appena minato per il quale "applico la regola del local time + 2 ore"?
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Topic OP
Vaore timestamp prossimo blocco dubbi e curiosità varie
by
Wrib
on 10/03/2025, 08:30:03 UTC
⭐ Merited by fillippone (3)
Ciao a tutti, stavo ripassando il meccanismo con cui viene deciso il timestamp da inserire nel prossimo blocco:

https://learnmeabitcoin.com/technical/block/time/


Affinchè il timestamp che un miner inserisce nel prossimo blocco sia considerato valido deve rispettare queste regole:

1)essere maggiore del timestamp mediano degli ultimi 11 blocchi
2)essere minore del "network adjusted time" + 2 ore

La condizione uno è un'informazione puramente onchain, il che la rende una normalissima condizione di validazione come tutte le altre.

La condizione 2 è una particolarità, è l'unica regola di consenso che non è basata su dai presenti nei blocchi ma su dati locali dei computer:

Quote
The two hour rule is really weird. It's the only 'consensus' rule that isn't based on blockchain data but on local data.
John Newbery, Bitcoin Core PR Review Club (Jun 19, 2019)

Questo "network adjusted time" è calcolato da ogni computer del network come il local time di se stesso (localhost) al quale somma gli offset dei locatime che gli comunicano i nodi diretti vicini, è una sorta di stima grezza del tempo attuale ottenuta mediando tra più nodi in modo da che le imprecisioni che possono esserci tra le varie macchine si compensino a vicenda. Qui è spiegato meglio: https://learnmeabitcoin.com/technical/block/time/#network-adjusted-time

Quindi tornando alla regola 2, in pratica per validare il timestamp di un nuovo blocco ogni nodo che lo riceve prende calcola il suo "network adjusted time" ci aggiunge 2 ore di sicurezza e considera valido il nuovo blocco se ha un timestamp minore di tale valore.

Qui c'è il mio dubbio: questa validazione si può fare solo quando si riceve l'ultimo blocco appena minato? Come si applica questa regola di validazione ai nodi vecchi già presenti in blockchain? Mentre il mio full node si sincronizza da zero e rivalida tutto dall'inizio, come fa a sapere quel'era il "network adjusted time" di un blocco del passato dato che è un'informazione che si basa sui dati locali del pc (il suo tempo macchina attuale) in un certo preciso momento?

Poi mi viene da pensare al caso di un "inverno del mining", immaginiamo l'evento estremo in cui il mining viene bannato in contemporanea in alcune nazioni del mondo, ma in modo repressivo andando proprio a sequestrare i datacenter senza permettergli di dislocare in altri luoghi del mondo la loro potenza di calcolo. L'inverno del mining durerà fino al raggungimento del blocco di fine epoca quando verrà riaggiustata al ribasso la difficoltà del mining.

Ci troveremo con una difficoltà elevata e una potenza globale di calcolo non sufficiente per creare un blocco ogni 10 minuti, probabilmente un nuovo blocco verrà creato mediamente ogni 20 minuti. Ma estremizziamo l'esempio e immaginiamo che un nuovo blocco in questo "inverno del mining" venga creato ogni 3 ore.

In questo caso penso di aver capito perchè il "network adjusted time" è basato su dati locali e non su dati onchain. Se fosse basato sul timestamp dell'ultimo blocco valido non si potrebbe più creare un blocco valido perchè il timestamp non sarebbe mai entro le 2 ore dall'ultimo. Ma essendo basato sui local time delle macchine non c'è questo problema.

Ho detto qualche inesattezza nel provare a ricostruire il maccanismo? Qualcuno ha delle considerazione/dubbi/curiosità ulteriori rispetto questo argomento? Grazie a tutti colore che parteciperanno alla discussione Smiley
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Re: Dubbi su funzionamento proof of stake in particolare su reorg
by
Wrib
on 06/03/2025, 14:09:28 UTC
Di base viene considerata valida la catena con più peso economico, cioè quella dove si trovano più ETH in staking.

Poi però subentrano degli aggiustamenti mediante checkpoint e meccanismi di finalizzazione molto complicati, che non ho mai avuto interesse ad approfondire.

Se sei in vena di tecnicismi:

https://eth2book.info/capella/part2/consensus/casper_ffg/
https://arxiv.org/pdf/1710.09437

Grazie, diciamo che ci andrebbe del tempo me li segno per quando lo troverò..Speravo in qualcuno già sul pezzo che potesse raccontarmi come si evolve la rete ethereum nell'esempio dei nodi che ho postato, mi incuiriosice sapere come va a finire lo scenario.
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Re: Dubbi su funzionamento proof of stake in particolare su reorg
by
Wrib
on 06/03/2025, 13:59:00 UTC

Qui, peggio ancora, la debolezza di PoS si vede nei casi limite: nel caso che fai tu, ossia di una rete neonata,
intanto PoS non potrebbe esistere, in quanto al momento 0 non esistono ancora coin emesse e quindi con cosa fai staking per emettere il prossimo blocco?

oppure ne sono state pre-minate X, ma queste X le possiede chi ha creato la rete, quindi la rete parte GIA'
in controllo totale di chi l'ha creata, in quanto possiede tutte le coin in circolazione.

Insomma, con una serie di ragionamenti simili, si guinge alla conlcusione che una rete PoS alla fine e' fondamentalmente una rete
che ha, oppure arrivera' ad avere, un controllo centralizzato, quindi a che serve mettere su tutto questo castello per arrivare ad un database a scrittura centralizzata?


Modifico l'esempio, ipotizzando che i 5 nodi iniziali abbiano una quota iniziale di token dovuti a premining..ehmm pre..staking  Cheesy e ipotizzando che il nodo che si aggiunge abbiamo acquistato una certa quantità di eth da uno degli altri.
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Board Italiano (Italian)
Topic OP
Dubbi su funzionamento proof of stake in particolare su reorg
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Wrib
on 06/03/2025, 13:05:01 UTC
Ciao a tutti.

Non ho mai veramente capito come funziona la proof of stake, intendo al livello di avere una spiegazione allo stesso tempo chiara e semplice che vada oltre il banale "si decide chi farà il nuovo blocco tra chi possiede dei token messi in stake".

Questo mi ha sempre fatto sospettare che la proof of stake sia rotta, ho sempre sospettato che ci sia una certa circolarità che non arriva mai al punto nei concetti che la spiegano.

Per quanto riguarda la proof of work, le spiegazioni sono sempre state chiare, semplici (relativamente) e portano ad un senso di completezza del ragionamento. Solitamente se un meccanismo sta in piedi sarà anche semplice spiegarlo.

Qualcuno di buon cuore sa spiegarmi meglio come e perchè funziona o come e perchè non funziona la proof of stake?

In particolare non riesco a immaginarmi cosa accade nei casi di reorg. Nel pow i nodi scelgono sempre la catena di blocchi validi con la maggior prova di lavoro cumulativa. Nella proof of stake qual è l'analogo di questa semplice e chiara regola?

Vorrei fare un esempio di uno scenario assurdo quindi puramente didattico per capire meglio il concetto. Supponiamo due situazioni simili, la prima su btc e la seconda su ethereum. A volte dirò "la catena più lunga" invece di quella con più prova di lavoro cumulata per abbrevviare.

SCENARIO CON BITCOIN:
 
1. Bitcoin è appena nato, ha un mese di vita. Esistono 5 full node chiamiamoli A,B,C,D,E,F (supporrò nell'esempio che i full node facciano anche i miner) in tutto il mondo che condividono una catena di blocchi "lunga un mese con una certa quantità di lavoro cumulata". Uno di questi 5 full node, diciamo quello chiamato A, si stacca e va offline e resta offline per un mese.
2. Siamo al secondo mese di vita. Sono online 4 full node (B,C,D,E,F) che condividono una blockchain lunga 2 mesi. Per assurdo tutti e quattro questi 4 full node vanno offline a fine del secondo mese. Sempre per assurdo un istante dopo la loro scomparsa riappare online il nodo A che era offline da un mese. In questo momento un nuovo tizio mette online il suo primo full node, chiamiamolo G. G si sicronizza con A ed entrambi condividono una catena lunga circa 1 mese, è al momento la più lunga catena conosciuta.
3. A e G vivono felici per una settimana, la loro catena è lunga un mese ed una settimana, ma in questo momento torna online uno dei nodi B,C,D,E,F il quale, ipotizziamo sia B, propaga la sua catena lunga due mesi. I nodi A e G giustamente fanno reorg della loro catena di blocchi, perdono una settimana di pow, e si allineano a quella esposta al mondo dal nodo B perchè è lunga ben 2 mesi.

Fine tutto semplice e chiaro.

SCENARIO CON ETHEREUM (supponendo sia nato con POS) qualcuno esperto di pos mi aiuta a completarlo?
 
1. Ethereum è appena nato, ha un mese di vita. Esistono 5 full node chiamiamoli A,B,C,D,E,F (supporrò nell'esempio che i full node facciano anche stake) in tutto il mondo che condividono una catena di blocchi "lunga un mese con una certa quantità di lavoro cumulata". Uno di questi 5 full node, diciamo quello chiamato A, si stacca e va offline e resta offline per un mese.
2. Siamo al secondo mese di vita. Sono online 4 full node (B,C,D,E,F) che condividono una blockchain lunga 2 mesi. Per assurdo tutti e quattro questi 4 full node vanno offline a fine del secondo mese. Sempre per assurdo un istante dopo la loro scomparsa riappare online il nodo A che era offline da un mese. In questo momento un nuovo tizio mette online il suo primo full node, chiamiamolo G. G si sicronizza con A ed entrambi condividono una catena lunga circa 1 mese, è al momento la più lunga catena conosciuta.
3. A e G vivono felici per una settimana, la loro catena è lunga un mese ed una settimana, ma in questo momento torna online uno dei nodi B,C,D,E,F il quale, ipotizziamo sia B, propaga la sua catena lunga due mesi. I nodi A e G giustamente fanno reorg della loro catena di blocchi, perdono una settimana di pow, e si allineano a quella esposta al mondo dal nodo B perchè è lunga ben 2 mesi. Qui cosa accade?

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Board Italiano (Italian)
Re: Exit strategy fuori dall'Italia
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Wrib
on 11/02/2025, 11:11:07 UTC
Beh fino ad oggi l'amico arancione Alias Bitcoin ci ha dato non poche soddisfazioni, e credo che continuerà su questa strada per tanto tempo ancora.
Ma come siamo passati dal parlare di strategie per fare cash out fuori Italia a parlare di trading, mercati finanziario ETF e compagnia varia?  Grin io ho già le idee confuse di mio voi mi destabilizzate ancora di più  Shocked



Si infatti torniamo on topic  Cheesy

Ma è vero (o è ancora vero?) che in Portogallo, Svizzera e Germania non si pagano tasse sulle plusvalenza da cripto?